San Lorenzo e la Porta Tiburtina

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Il
Quartiere di San Lorenzo
La Basilica di
San Lorenzo
Villa Mercede
Villa Gentili
Dominici
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Quartiere di San Lorenzo e la
Porta Tiburtina Attualmente,
Porta Tiburtina è inserita in uno spazio urbano che non
rende giustizia al suo valore, a pochi metri dalla
stazione Termini e quasi nascosta tra i palazzi tipici
delledilizia popolare. Tuttavia, la storia
dellantico monumento trova posto in una cornice
più ampia, nella quale secoli di storia e
contemporaneità non si combattono ma diventano
complementari e unici nella loro fusione. Infatti, il
vivace quartiere di San Lorenzo racconta ancora per le
sue strade tutte le storie che lo hanno reso protagonista
di tante epoche, attraverso le tracce che il tempo ha
voluto lasciare di sé.
Navigando in rete è possibile trovare delle pagine
interessanti (per esempio sul sito Roma a
Piedi) che consigliano percorsi con tappe
dettagliatamente descritte per conoscere i luoghi più
caratteristici, le vicende più curiose, e gli angoli
più nascosti allinterno del quartiere.
San Lorenzo è un quartiere giovanile ed energico,
mantenuto tale dallassidua frequentazione di
studenti e giovani artisti, i quali sfruttano per i loro
rispettivi interessi il recupero di molti edifici
industriali presenti in tutta larea. Ne è un
celebre esempio lex Pastificio Cerere, nato nei
primi anni del 900 come
semoleria-pastificio. Dimessa la produzione
nel 1960, lex fabbrica è stata ripopolata
spontaneamente, nellarco di quarantanni,
dagli artisti del Gruppo di San Lorenzo,
vedendo così tutti i suoi locali trasformati in loft e
adattati ad ospitare gli atelier di pittori e scultori.
Nel 1984, il luogo venne reso celebre per opera del
critico Achille Bonito Oliva con la mostra
Ateliers, in cui si aprirono al pubblico gli
spazi dove gli artisti vivevano e lavoravano. Ad oggi,
lex pastificio è riconosciuto come un importante
centro per larte contemporanea con il fine di
formare nuovi artisti e promuovere lattività di
quelli emergenti.
Altro importante sito di archeologia industriale è
lex birreria Wurher, una delle più importanti case
di produzione di birra italiana, nuova sede della
facoltà di psicologia della Sapienza di Roma. Altro
esempio di riuso edilizio è le ex vetrerie Sciarra che,
dal 2012, è diventata sede delluniversità per la
facoltà di studi umanistici.
La Fonderia Bastianelli in San Lorenzo è stata per lungo
tempo al centro di un acceso dibattito a causa di
questioni burocratiche ed edilizie: la celebre fonderia
del quartiere, in cui venivano prodotti i celebri
nasoni di Roma, le caratteristiche
fontanelle, e anche la statua di Vittorio Emanuele II al
Vittoriano, è stata demolita nel 2014 con
lintenzione di costruire al suo posto una nuova
palazzina residenziale. La forte opposizione dei
cittadini è servita a bloccare il progetto, ma non a
salvare ledificio dalla demolizione.
Infine, un edificio del primo Novecento in via dei
Sabelli ospita il liceo classico Niccolò
Machiavelli.
Lo Scalo di San Lorenzo, altro rilevante sito storico,
divenne famoso per esser stato uno dei principali
obiettivi del bombardamento americano del 1943, essendo
stato un importante snodo per il trasporto delle merci,
tra laltro attivo ancora oggi. Nello stesso attacco
vennero colpite diverse zone di Roma, ma quello di san
Lorenzo, essendo collegato allarresto di Mussolini
solo sei giorni dopo, e avendo riscontrato maggiori danni
tra le altre aree colpite, è stato quello più
celebrato, con cerimonie pubbliche che si svolgono
annualmente. Il 19 luglio 2003, nel Parco dei Caduti su
via Tiburtina, è stato inaugurato un monumento
commemorativo per i caduti del bombardamento, il quale
celebra la memoria delle 1674 vittime (accertate) di San
Lorenzo. Non tutti sanno che lo stesso giorno del
bombardamento (19 luglio), proprio tra le ferrovie di San
Lorenzo dovevano iniziare le riprese del film Solo
merci, regia di Roberto Rossellini. Dopo il
bombardamento, lambientazione del film venne
spostata sugli Appennini abruzzesi e in seguito cambiò
titolo.
Inoltre, il quartiere di San Lorenzo divenne un
importante laboratorio di ricerca sociale e
scientifica, quando nel 1907 ottenne la carica di
sindaco Ernesto Nathan, un uomo di singolari capacità e
valori morali. Nathan fece del quartiere uno
specializzato centro di ricerca nel campo educativo e
della cura di bambini frenastenici: in via dei Marsi,
venne affidato a Maria Montessori, prima donna italiana
laureata in Medicina, il compito di dirigere
lIstituto dei Beni Stabili con lo scopo di
accogliere i bambini dei lavoratori per evitare che
finissero per la strada. Io prego i cari bambini,
che possono tutto, di unirsi a me per la costruzione
della pace negli uomini e nel mondo recita
lepitaffio della tomba di Maria Montessori, sita
nello storico cimitero monumentale di San Lorenzo, il
Verano, accanto a quella di altre celebri personalità.
Una nota stravagante trova il suo posto
nelleclettismo del quartiere: lo stile neogotico e
i dettagli in stile liberty di Villa Mercede e Villa
Gentili-Dominici.
Erica Ceci
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