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oltre l'arte
2008

Beni Culturali - Mostre
Beni Culturali - Mostre
Sommario




Garofalo
Pittore della Ferrara Estense
Dal 5 aprile al 6 luglio 2008
 

Ferrara
Castello Estense

Orario:
9.30 – 19.30

www.mostragarofalo.it

call center 199.411.120

 

A Ferrara
sulle orma del Garofalo


 

UN ARTISTA ALLA CORTE ESTENSE

Garofalo è un soprannome curioso per un pittore ma colui a cui fu attribuito ne ricavò fama duratura: si tratta di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo dal nome del paese d’origine della famiglia, nato a Ferrara intorno al 1480 e vissuto quasi sempre nella sua città fino alla morte. Iniziò il suo apprendistato nella bottega di Domenico Panetti e poi passò in quella di Boccaccio Boccaccino anche se risentì degli influssi dello stile di Lorenzo Costa e del Mantenga; nel 1506 affrescò alcune sale di Palazzo Costabili a Ferrara entrando nello stesso anno al servizio di Lucrezia Borgia moglie del Duca Alfonso I d’Este. Intorno al 1508, secondo alcune fonti, si recò a Venezia entrando in contatto con la pittura del Giorgione recependone ammaestramenti circa la stesura del colore. Secondo il Vasari fu più volte a Roma ma la critica moderna propende per un soggiorno nel 1513/14 durante il quale incontrò Raffaello tentando nelle sue opere di imitarne nobiltà e grandiosità tornando poi ad uno stile più semplice e composto che con forma e colore da vita a sentimenti semplici ed immediati. Dopo il suo rientro a Ferrara , negli anni trenta del XVI secolo, iniziò a lavorare per committenze ecclesiastiche, specie per il Convento di San Bernardino, e per il Duca Ercole II, insieme al suo allievo Girolamo di Carpi, alle Ville di Belriguardo e della Montagnola e nel Castello. In vecchiaia divenne cieco, morì nel 1559 e fu sepolto nella Chiesa di Santa Maria in Vado. Nel corso dei secoli Ferrara ha dato i natali a numerosi pittori oltre il Garofalo: Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Ercole de’ Roberti, Lorenzo Costa fino ai moderni Giovanni Boldini, Roberto Melli, Filippo de Pisis, Achille Funi, tra i tanti è stato scelto proprio il Garofalo per una mostra emblema di un periodo magico della storia ferrarese, l’epoca della Corte Estense vivaio di artisti di ogni genere. Hanno cooperato per l’organizzazione il Ministero, le istituzioni locali e la Fondazione Cassa di Risparmio, accanto a loro la filiale italiana, costituita lo scorso anno, del Museo Russo dell’Ermitage che ha lo scopo di promuovere periodicamente esposizioni basate sulle grandi raccolte di arte italiana del museo di San Pietroburgo: Nelle sale del Castello, in cui mezzo millennio fa fu presente fisicamente il Garofano, nel mese di aprile si terrà una mostra con opere prestate da musei e collezioni di tutto il mondo; dall’Ermitage, tra l’altro, provengono tre eccezionali tele di rilevanti dimensioni rappresentanti le “Nozze di Cana”, l’”Andata al Calvario” e “Allegorie del Nuovo e Vecchio Testamento” dipinte per il distrutto Convento di San Bernardino; numerose sono le “Madonne con Bambino” in parecchie varianti accomunate da dolcezza di tratto e vivace cromia. Le opere esposte sono quasi settanta, tutte di soggetto sacro tema prevalente all’epoca, in maggioranza del Garofalo, a loro fanno contorno una dozzina di dipinti alcuni dei quali di Panetti e del Boccaccino, suoi maestri,gli altri sono di Dosso Dossi e Francesco Francia, suoi contemporanei ed evocano nel visitatore l’atmosfera di splendore, di fasto e di grande vivacità culturale della Corte degli Este.

Roberto Filippi

 

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