Garofalo
Pittore della Ferrara Estense
Dal 5 aprile al 6 luglio 2008
Ferrara
Castello Estense
Orario:
9.30 – 19.30
www.mostragarofalo.it
call center 199.411.120
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UN ARTISTA ALLA CORTE
ESTENSE
A Ferrara sulle orma del Garofalo
Oltre che in mostra le opere dell’artista
sono presenti in alcuni siti in città
Pinacoteca Nazionale: situata al primo piano del Palazzo dei Diamanti
ospita diverse opere del Garofalo provenienti per lo più da conventi e
chiese distrutti o confiscati nel corso del XIX secolo; opera giovanile
è la “Presentazione di Gesù al Tempio” insieme al piccolo dipinto del
“Presepe” mentre di ispirazione raffaellesca sono la “Natività” e
soprattutto la “Strage degli Innocenti” parte centrale di un polittico
dipinto per la Chiesa di San Francesco: Di epoca posteriore sono il
“Noli me Tangere” e la “Resurrezione di Lazzaro” fino ad arrivare
all’”Adorazione dei Magi e San Bartolomeo” datata pochi anni prima della
morte dell’artista.
Palazzo Costabili: detto anche di Ludovico il Moro perché
originariamente destinato ad accogliere il principe milanese è ora sede
del Museo Archeologico. La “Sala del Tesoro” è stata interamente
affrescata dal Garofalo in due momenti diversi, tra il 1503 e il 1506 il
soffitto con scene di musici ed animali che si affacciano ad una
balaustrata e in cui si rileva una certa ispirazione dalla “Camera degli
Sposi” di Mantegna a Mantova; al 1517 è assegnata la decorazione delle
pareti con una serie di lunette, volte e pennacchi che raffigurano il
mito di Eros e Anteros. Nel 2007 è terminato il restauro degli affreschi
grazie alla collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di
Ferrara.
Palazzo del Seminario: costruito a metà del XV secolo, intorno al 1520
ebbe due sale affrescate dal Garofalo, recentemente restaurate: Una ha
lunette e pennacchi decorati con figure allegoriche, l’altra un soffitto
con soggetti mitologici e biblici.
Cattedrale: vi sono state accolte opere dell’artista provenienti da
altre chiese, in particolare due affreschi trasferiti su tela
raffiguranti “San Pietro” e “San Paolo” fino a metà ‘700 nella Chiesa di
San Pietro e una “Madonna con Bambino e Santi” di solenne impianto
raffaellesco già nella Chiesa di San Silvestro.
Roberto Filippi
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