OPERE
SOLIDALI |
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Gli Orti dellOccidente |
Il Nord del Mondo si differenzia dal cosiddetto Sud non solo per il benessere che ostenta, ma anche per il fantasioso approccio che ha nellusare lindispensabile come superfluo. Un esempio è la visione che lOccidente ha degli orti da realizzare sui balconi, negli spazi condominiali o come intervento artistico, perdendo il vitale presupposto che rende lorto importante per intere comunità in aree povere della Terra come unica fonte di sussistenza. È chic, oltre che utile e decorativo, realizzare degli orti sui balconi di Roma come di Milano o New York. A Parigi non sono stati realizzati solo gli orti sui terrazzi, ma anche le facciate dinteri edifici, pubblici e privati, sono stati rivestiti di vegetazione da Patrick Blanc o gli orti comunitari nei giardini delle scuole per educare le nuove generazioni ad un differente rapporto con la natura. Si realizzano video per pubblicizzare gli Orti pensili come il futuro green per la città come quello presente sul sito del quotidiano La Stampa per ribadire la facilità con la quale degli spazi verdi possono essere non solo decorativi ma anche utili. Michelangelo Pistoletto, in occasione del Salone del Mobile di Milano, è intervenuto su di un terrazzo con 750 metri quadrati di orto urbano. Larte cavalca i tempi, imbrigliando lidea degli eco sistemi nella moda, mentre lorto per alcune comunità non è unoccasione di decoro, ma di sopravvivenza. Con lExpo 2015 di Milano viene proposto il tema dellalimentazione Nutrire il Pianeta Energia per la Vita, affrontando marginalmente gli stili di vita che gli Orti urbani possono aver contribuito a modificare verso una maggior sensibilità per lambiente e come strumento contro la speculazione edilizia, ma presentando, a titolo dimostrativo, la vertical farm tutta italiana realizzata dallEnea. Sembra che lOccidente sia lo sviluppo verticale come logica evoluzione dellagricoltura integrata nel contesto urbano. Grattacieli vestiti dalle lattughe e decorati con cetrioli e pomodori o impianti industriali convertiti alle coltivazioni idroponiche, con le piante che galleggiano sotto la luce dei Led, sotto il vigile controllo del sistema informatizzato e con contadini in candide tute bianche. LAmministrazione capitolina patrocina la campagna Porto lOrto a Lampedusa, come ha spiegato il sindaco dellisola, per la creazione di orti urbani con lobiettivo non solo di rifondare lagricoltura, sottraendo il territorio alla cementificazione o a essere adibito a discarica dei rifiuti, ma anche nel tentativo di essere autonomi dal sostentamento del continente, oltre ad essere unopportunità dintegrazione dei numerosi migranti che ogni anno sbarcano a Lampedusa. Unagricoltura che non si limita a decorare il panorama urbano, ma soddisfa anche la ricerca di una moda gastronomica e soprattutto contribuisce ad assorbire lemissione di Co2. Finalità purtroppo ben lontane dallessere comprese da quelle popolazioni continuamente in conflitto con la natura per poter strappare alla Terra quello stretto necessario per sopravvivere in habitat ostili come nelle zone sub sahariana e in particolare nel Ciad, dove da anni padre Franco Martellozzo sta portando avanti il progetto degli orti comunitari, iniziato con la realizzazione di pozzi e la messa a dimora di alberi. Trovare lacqua nel sottosuolo e piantare gli alberi permetteranno unagricoltura fuori dai condizionamenti delle precipitazioni atmosferiche. Un lavoro che continua a richiedere non solo pazienza, ma soprattutto caparbietà nello strappare metro dopo metro la terra al deserto, nella regione di Guera. Sono pochi i metri quadrati coltivati dalle donne associate in gruppi non solo per nutrire le loro famiglie, ma con la speranza di superare la pura agricoltura di sussistenza per avere anche qualcosa da barattare al mercato. Unorticoltura che supera lagricoltura del miglio e dellarachide, unico sostentamento per oltre l80% della popolazione, per coltivare ortaggi, come pomodori e insalate, migliorando la dieta con larricchimento di vitamine, per poi realizzare vivai per contrastare i processi di desertificazione. È il Sahara che vuol estendersi da est a ovest ad essere uno dei maggiori ostacoli alla sopravvivenza delle comunità ciadiane, senza dimenticare i conflitti al di là delle frontiere del Ciad in Sudan Darfour e nella Repubblica Centrafricana, oltre allinstabilità politica in Libia. Centinaia di pozzi che hanno favorito laccesso allacqua e con allestimento dei barrage (piccole dighe) per rallentare il deflusso dellacqua piovana e favorire la penetrazione nel terreno per alimentare la falda acquifera. Non solo i pozzi per scongiurare le carestie, ma anche la costituzione delle banche di cereali, gestite direttamente dai villaggi, per avere sempre delle scorte e calmierare i prezzi del miglio e del sorgo. LOccidente investe in titoli di stato, in Ciad nel conto miglio, grazie allidea di P. Franco Martellozzo di realizzare le banche dei cereali non solo come baratto tra merci, ma anche per salvaguardare lunicità delle culture dallimperante politica di una produzione agricola uniformata alle esigenze delle multinazionali a discapito della sopravvivenza delle piccole comunità. Nella diocesi di Mongo, nel centro del paese, non ci sono istituti di credito che remunerano la liquidità perché il bene più prezioso è il raccolto nei campi, basando lerogazione di prestiti, quasi esclusivamente in natura, avviando la cultura del lavoro, dellautosufficienza, dellimpegno contrattuale e della solidarietà. I nuovi animatori si uniranno al già folto gruppo di persone che è deciso a passare da un livello di sopravvivenza incerta e costantemente a rischio verso una sicurezza di vita e un miglioramento della sua qualità. È interessante come lOccidente mistificatore rende ordinario ciò che è lindispensabile per alcune comunità, trasformando un modo di vivere superfluo in impegno per la salvaguardia dellambiente. Unopulenza che si autoassolve e placa il suo senso di colpa per lo spreco alimentare perpetrato sistematicamente (ogni anno in Europa sprecano 89 milioni di tonnellate di cibo), dimostrandosi sensibile agli sforzi di un manipolo di persone con iniziative del tipo Last minute market. Un Occidente incapace di valutare limportanza di un fazzoletto di terra da coltivare per non morire, o dellacqua che scorre a perdere dalle fontane e fontanelle delle città europee, mentre in Africa si devono scavare pozzi e raccogliere quella rara pioggia per dissetarsi, senza alcuna misura sanitaria. Il risparmio dellacqua come degli alimenti, certo non garantirebbe un miglioramento della vita nei luoghi disagiati del Pianeta, ma i fortunati del Pianeta assumerebbero una posizione etica e di rispetto verso gli sventurati. ******************************
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