IL MURO
1996 - 2003


SCRITTI, APPUNTI, POESIE
degli
ARTISTI
dedicati al Muro o al loro singolo intervento di modulo-mattone.

Indice



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Quando Giorgio mi ha parlato del “suo muro”, l’idea della modularità, come tante cellule e tante storie per dargli vita per la prima volta, pulsante e vibrante, mi è sembrata geniale ! Si ribaltava il concetto di muro come sinonimo di divisione, barriera, negazione al continuo mo-vimento dell’essere. Finalmente si sarebbe costruito un muro libero, assiemante. Il costruire insieme, ci avrebbe permesso di interagire tra di noi, con i passanti e di intervenire a modifica-re per un po' l’urbanistica vigente. Per la prima volta una coopera che assembli tanti concetti e tanti colori modificando il grigiore e la solitudine. La prima uscita del muro è stata a maggio e l’omaggio alle rose mi è sembrato doveroso, rosa rosae è la nostra cultura è l’omaggio alla letteratura, ho perciò messo nel mattone di plexiglass rose e stralci di poesie del 1200. Filo spinato, mattoni e foto dell’olocausto nazista è invece il mattone di plexiglass contenitore del-la nostra storia purtoppo negativa; inutile commentare oltre. Nelle esposizioni successive si sono aggiunti: “Frame-Frammenti, Non si cava mai un ragno dal buco“ (legno, poliuretano, frammenti vari) strutture monopolizzanti e giochi di potere ormai e sempre consolidati.
“ Notte e Giorno “ (legno e polietilene) a scandire il tempo ed il ritmo delle nostre vite.

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NON SI CAVA MAI UN RAGNO DAL BUCO

Sequenza di incontri
moduli
per me frammenti di storia e urla della memoria
poesie
rosa - rosae
è il nostro trascorso
sole e luna
facce dell’unica medaglia
il ragno continua a tessere ragnatele............
impazzite.
 

Eleonora Del Brocco