IL MURO
1996 - 2003


SCRITTI, APPUNTI, POESIE
degli
ARTISTI
dedicati al Muro o al loro singolo intervento di modulo-mattone.

Indice



Il muro ha per me due o forse più aspetti da considerare. Lo vedo innanzitutto come testimone archeologico della storia: le mura di Gerico, la Muraglia cinese, il Muro di Berlino, il “ muretto “ di Monteverde a Roma degli anni ‘70. Testimone emozionale per i sussurri, le scritte, i passi, i pianti e le risa. Il muro rappresenta anche le varie forme di barriere (ideologica, religiosa, comportamentale, economica, culturale, poli-tica, territoriale). Questo muro è costruito dagli artisti, quindi immediatamente inter-lacciato al senso umano della vita, un muro che nasce già colmo di sentimenti, di emozioni. E’ un muro costruito per proteggere il nostro spirito dall’infamia, dalla mediocrità, dalla negatività, da coloro che odiano in assoluto, da coloro che non si pongono mai un perché!

Un Muro non di chiusura ma interagisce, prova, cerca e forse da e riceve emozioni fino a tra-sformare la sua struttura, palesemente fisica, in una immagine metafisica che coniuga la storia con i sentimenti, è un comunicare che va oltre l’articolato aspetto visivo, in quanto ogni mat-tone è da considerarsi testimonianza esistenziale del singolo artista; il muro può rappresentare una mappa o radiografia di una società dove ognuno è vicino dell’altro nel cercare di espri-mersi per ritrovare la nostra individualità in un nuovo senso di coscienza collettiva.
Una ricerca di nuovo spazio dunque, che attraverso una nuova creatività, solleciti anche una migliore umanità, senza distruzione né ostacoli.
Grazie alla intensa creatività degli artisti che hanno collaborato ed espresso i loro pensieri do-cumentandoli anche con scritti relativi a questa operazione ed esperienza collettiva.

Fabrizio Bertuccioli