Why the drawing?
Maybe because it always begins with a drawing. An artist
who paints must first learn to draw. Their finishing
medium is the paint. In my case, the finishing medium is
shadow and textures created by charcoal. But it always
begins with drawing. Drawing styles are a true reflection
of the artist but are also a reflection of his fingers,
his hand touching the paper and passion.
When I look at Michael Angelos five hundred years
old drawings on a tattered old piece of paper, it
sometimes give me greater pleasure than seeing the
polished, oil painting.
I like to draw. A drawing in the most classic form, that
maintain proper proportions derived from the reality I
value the most. I m convinced that in the drawing very
important is not only the ability and the technique, but
as well its continuous improvement. I begin to draw, when
I know that I have enough time to complete my piece in a
reasonable amount of time. I typically draw with charcoal
(but not only!) on white paper because I enjoy black and
white compositions. The play of light and shadows bring a
wonderful space into the work.
Black and white will always be synonymous with the
classics for me
This beauty is a kind of
harmony
Charcoal drawing technique is not simple, yet terribly
"dirty work", although in the end never in
sight.
The theme of my drawings here presented (part of all my
art pieces) is the human body and still life. Each
drapery and prop is arranged by me, so I can look at them
while drawing.
I am influenced by the photography and enjoy various
catalogues devoted to photography and art in general. A
valuable source for visual images of the human body is my
favorite fashion magazine.
I do not care always about a particular face, but more
about body and its specific parts. I like artistic
understatements and cutted compositions.
I draw for my own satisfaction and the undying need to be
always surrounded with beauty ...
Julita
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Perché il disegno?
Forse perché si parte sempre da un disegno. Un artista
che dipinge deve prima imparare a disegnare. La pittura
è lo stadio finale. Nel mio caso, il mezzo per
completare l'opera è costituito dalle ombre e dalle
tessiture create dal carboncino. Ma il punto di partenza
resta il disegno. Lo stile del disegno è una profonda
riflessione dell'artista, ma anche delle sue dita, della
propria mano che tocca la carta, della passione. Quando
vedo i disegni di Michelangelo fissati su carta
ingiallita, vecchi ormai di oltre cinquecento anni, provo
un piacere maggiore che ammirare un lucido quadro a olio.
Disegnare mi piace. Dò il massimo valore a un disegno
nella sua forma classica, che mantiene le giuste
proporzioni derivate dalla realtà. Sono convinta che nel
disegno non sono importanti solo abilità e tecnica, ma
anche il continuo miglioramento. Inizio a disegnare
quando so di avere abbastanza tempo per completare la mia
opera in un ragionevole lasso di tempo. Per solito
disegno col carboncino (ma non solo con quello) su carta
bianca perché amo le composizioni in bianco e nero. Il
gioco tra luce e ombre porta all'interno dell'opera uno
spazio magnifico. Bianco e nero per me sono sinonimo di
classico... la bellezza è una forma di armonia. La
tecnica del carboncino non è semplice, è realmente
un lavoro sporco, anche se alla fine nessuno
se ne accorge.
Temi dei miei disegni almeno di quelli che qui
presento sono il corpo umano e la natura morta.
Ogni drappeggio e altro l'ho messo insieme io, così
posso controllarlo mentre disegno. Sono influenzata dalla
fotografia e sfoglio spesso i vari cataloghi dedicati
alla fotografia e all'arte in generale. Per il corpo
umano, una fonte d'ispirazione per le immagini è
semplicemente la mia rivista di moda preferita.
Non m'interessa un volto particolare, ma piuttosto il
corpo stesso e le sue parti specifiche. Mi piacciono gli
atteggiamenti artistici privi di enfasi e le composizioni
a figura tagliata.
Disegno per mia personale soddisfazione e per l'innata
esigenza di essere circondata dalla bellezza...
Julita
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