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Chiesa Santa Maria in Aquiro
piazza
Capranica, 72
Tel. 06/45664242
Orario apertura chiesa:
Tutti i giorni ore 7.30-12.00 / 16.00-19.30
Orario Messe:
Feriale: ore 7.45; 18.30
Festivo: ore 9.00; 11.00; 12.00 (in inglese); 18.30
Gli orari possono subire cambiamenti. Si suggerisce di
verificare contattando la chiesa
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La chiesa degli
orfani
Vicino al
Pantheon si trova Piazza Capranica dominata dalla severa
mole del palazzo omonimo fatto costruire intorno al 1450
dal Cardinale Domenico Capranica che in parte lo destinò
ad un collegio avente lo scopo di educare i giovani
destinati alla carriera ecclesiastica; su un altro lato
si erge una chiesa antichissima di origine, molto meno di
aspetto.
Nel Liber Pontificalis all'epoca di Papa Gregorio III,
intorno all'anno 730, è citata una chiesa dedicata alla
Madonna e chiamata in Aquiro, strano appellativo che vari
studiosi ritengono derivare dal nome a Cyro,
forse persona dimorante nei dintorni. La chiesa sarebbe
stata costruita durante il pontificato di Papa Anastasio
I all'inizio del V secolo d.C. e da allora viene
saltuariamente citata nelle fonti finché nel 1540 Papa
Paolo III Farnese la affidò alla Confraternia, poi
Arciconfraternita, degli Orfani che curava il
mantenimento e l'educazione dei numerosi bambini rimasti
senza genitori. Nel 1590 furono effettuati i lavori che
dettero all'edificio l'aspetto attuale con l'impulso del
Cardinale Antonio Maria Salviati e l'opera degli
architetti Francesco da Volterra, Carlo Maderno e Filippo
Breccioli che successivamente si alternarono nella
direzione dei lavori.
La facciata è a due ordini con tre portali spartiti da
paraste, la parte superiore, con due campanili, fu
completata nel 1774 da Pietro Camporese il Vecchio.
L'interno è a tre navate divise da pilastri rettangolari
con tre cappelle per lato e termina con un transetto
sormontato da una cupola e con un abside. Parte della
decorazione pittorica risale a restauri ottocenteschi
dopo che la parrocchia venne affidata nel 1826 ai Padri
Somaschi ma sono molto interessanti i quadri esposti in
due cappelle.
La terza a destra, dell'Annunziata, è decorata anche con
due tele, Nascita della Vergine e Presentazione
al Tempio, opere datate 1617 del pittore
caravaggesco Carlo Saraceni (1579-1620) celebre all'epoca
per il suo stile ispirato al Caravaggio.
Nella seconda cappella a sinistra, della Passione, sono
contenuti tre quadri anch'essi di stile caravaggesco
opera di tre diversi autori, anche se non tutti gli
storici sono concordi sulle attribuzioni; la Coronazione
di Spine sarebbe opera di Gherard von Honthorst,
noto a Roma come Gherardo delle Notti, (1592-1656)
pittore olandese celebre per i suoi effetti di luce
definiti lume di notte vissuto a Roma tra il
1616 e il 1620 con il patronato dei Medici, dei Borghese,
dei Giustiniani. Mentre la Deposizione è
attribuita ad ignoto caravaggesco la Flagellazione
viene riconosciuta a Trophine Bigot (1579-1650) altro
artista dello stesso filone contraddistinto da
ambientazioni notturne illuminate da candele.
Sull'altare maggiore troneggia unimmagine
rappresentante la Madonna con Bambino e Santo
Stefano, è un affresco staccato, risalente al XIV
secolo, proveniente dalla demolita chiesa di Santo
Stefano del Trullo che si trovava nell'attuale Piazza
Colonna e che prendeva il nome da un piccolo edificio
romano con cupola.
LArcicofraternita non esiste più ma l'assistenza
agli orfani è stata demandata all'ISMA (Istituto Santa
Maria ia Aquiro) che ha sede nell'edificio adiacente alla
chiesa il cui aspetto attuale risale al restauro di metà
'800 ad opera di Pietro Camporese il Giovane.
Attualmente, essendo diminuito il numero degli orfani,
l'ISMA ha diversificato la sua assistenza verso altre
categorie bisognose.
Roberto
Filippi
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