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Beni Culturali - Storia Curiosità Miti e Leggende
INDICEsommario




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Santa Maria della Scala
Piazza della Scala, 23
Trastevere (Gianicolo)
Roma

Informazioni
Telefono: +39 06 5806233
Fax: +39 06 5806233

Orario
Aperta tutti i giorni ore 10.00 - 13.00 / 16.00 - 17.30

Orario Messe:
Festivi: ore 10.30 - 11.30 - 18.30
Feriali: 18.30

Durante la messa non è possibile visitare la chiesa

Gli orari possono subire cambiamenti. Si suggerisce di verificare contattando la chiesa

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Antica Farmacia - Spezieria di S. Maria della Scala
Piazza della Scala, 23
Trastevere (Gianicolo)
Roma

Informazioni
Telefono: +39 06 5806233
Fax: +39 06 5806233

Visitabile su richiesta telefonica o tramite fax

Biglietto intero: € 5,00

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Qualcosa in più:
Girando le chiese tra Caravaggio e i suoi seguaci
da il manifesto del 13 agosto 1988


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Dal sottoscala alla chiesa

È l'itinerario percorso da un affresco rappresentante la Madonna che era dipinto su un muro sottostante la scala esterna di una casa, in Trastevere, e che poi finì in una chiesa ricca di capolavori. Correva l'anno 1592 allorché si cominciò a diffondere la voce che l'affresco della Vergine operasse miracoli con conseguente grande afflusso di fedeli e sviluppo di devozione popolare al punto che Papa Clemente VIII Aldobrandini ed altri generosi laici e prelati finanziarono la costruzione di una chiesa che ospitasse l'affresco staccato dalla sua primitiva sede.
I lavori iniziarono nel 1593 sotto la direzione dell'architetto Francesco Capriani da Volterra e successivamente forse del Mascherino e di Gerolamo Rainaldi.
Nel 1597 il Papa affidò la chiesa ai Carmelitani Scalzi che edificarono anche l'attiguo monastero. I Carmelitani mantengono tutt'oggi la gestione della chiesa anche se ebbero momenti difficili nel 1849, durante la Repubblica Romana, quando l'edificio fu adibito ad ospedale e dopo il 1870 quando il convento fu espropriato e la ricca biblioteca confiscata e versata nella Biblioteca Nazionale.
La facciata, preceduta da una scalinata, è a due ordini con timpano, il primo ordine è diviso da lesene sormontate da capitelli corinzi, il portale centrale è sovrastato da una nicchia contenente una statua secentesca di Madonna con Bambino. Il vasto interno che è a una sola navata con transetto, cupola e tre cappelle per lato è ricco di molte opere d'arte.
La prima cappella a destra contiene la “Decollazione del Battista” di Gerard Hoenthorst celebre pittore caravaggesco più noto come Gherardo delle Notti per il tono tenebroso dei suoi dipinti; nella terza, sulla volta, “San Giuseppe in Gloria” di Giovanni Odazzi, della fine del '600, e sull'altare “Sacra Famiglia” del contemporaneo Giuseppe Ghezzi. Nel transetto destro dipinti di artisti settecenteschi.
L'altare maggiore ospita un ciborio, del Rainaldi, formato da sedici colonnine in alabastro coperte da un cupolino in bronzo dorato, nella parete del coro dipinti attribuiti a Luca de la Haye conosciuto come Padre Luca Carmelitano. Nel transetto di sinistra, in un sontuoso altare barocco, è esposta la venerata immagine della Madonna della Scala, segue una cappella con il gruppo marmoreo “ Il Crocefisso e San Giovanni della Croce” di Pietro Papaleo.
La seconda cappella a sinistra è decorata con la pala “ il Transito di Maria” di Carlo Saraceni che sostituisce l'analogo quadro del Caravaggio, ora al Louvre, rifiutato dai Carmelitani in quanto ritenuto poco decoroso per come era rappresentata la Vergine. L'altare della prima cappella ospita un dipinto di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, rappresentante “la Madonna porge lo scapolare a San Simone Sock”.
Adiacente alla chiesa è il convento, ora tornato in proprietà ai Carmelitani, in cui si trova l'antica “spezieria” contenente mortai, alambicchi, vasi in ceramica risalenti all'arredamento settecentesco della farmacia.
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Roberto Filippi