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Chiesa
delle Sante Rufina e Seconda
Casa per Ferie Istituto Sante
Rufina e Seconda
Pensionato per
Universitarie
Via della Lungaretta, 92 (via santa Rufina)
Roma
Tel. 06/5803747
Chiesa
Rettoria Santa Margherita in Trastevere
Via della Lungaretta
91/A
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Due chiesette
vicine
In via
della Lungaretta, in Trastevere, al civico 92 c'è un
portone con timpano e finestre con inferriate dalle quali
si intravede un edificio religioso ed un bellissimo
campanile romanico con tre piani aperti da eleganti
bifore: è l'antica chiesa delle Sante Rufina e Seconda.
Erano due giovani romane cristiane martirizzate durante
la persecuzione di Valeriano, nella metà del III secolo
d.C., in località Silva Candida sulla via Aurelia.
Secondo la tradizione la chiesa sarebbe sorta sulla casa
natale delle martiri ma nelle fonti appare citata per la
prima volta in una bolla di Callisto II del 1123; dopo
varie ma oscure vicende nel '600 ospita una comunità di
Oblate di Sant'Orsola che accoglieva giovani desiderose
di dedicarsi ad una vita spirituale ma senza prendere i
voti. Successivamente sono subentrati altri ordini
religiosi, attualmente il convento è in gran parte una
casa di ospitalità.
L'interno della chiesa, difficilmente accessibile, è a
tre navate divise da otto colonne di spoglio con nella
navata destra il monumento funebre della fondatrice del
monastero Francesca Montioux e sull'altar maggiore un
Crocifisso ligneo montato su un cippo romano. Non ci sono
opere d'arte di rilievo ma la chiesa è rimarchevole per
l'antichità e l'austerità.
Proseguendo verso sinistra si apre, lungo via della
Lungaretta, la piccola piazza Santa Apollonia intitolata
ad un'altra chiesa di origine cinquecentesca sconsacrata
a fine '800 e trasformata in abitazioni che la hanno
completamente obliterata.
Sulla piazza prospetta la facciata barocca di un'altra
chiesa: Santa Margherita. Fondata a fine 200, fu
ricostruita a metà '500 a spese di una nobildonna
Colonna; negli ultimi decenni del '600 l'architetto Carlo
Fontana fu incaricato dal Cardinal Gastaldi di costruire
una nuova chiesa con orientamento diverso che spostava la
facciata verso la piazza S. Apollonia; anche l'adiacente
convento fu ristrutturato nella stessa epoca; fu
confiscato in età napoleonica e adibito negli anni a
svariati usi fino ad ospitare abitazioni. Anche la chiesa
ha avuto varie traversie e attualmente è una rettoria
dipendente dal Vicariato. La facciata è a due ordini
suddivisi da pilastri e terminante con un timpano
triangolare, reca la scritta di intitolazione a S.
Margherita e S. Emidio.
L'interno è ad una navata con due originarie cappelle
laterali a cui è stata aggiunta, a fine '800, una
cappelletta intitolata alla Madonna di Pompei. Pur
essendo una chiesetta modesta per dimensioni e importanza
ospita quadri di pittori di fama. Sull'altar maggiore
campeggia il dipinto S. Margherita in carcere ha
la visione della Croce di Giacinto Brandi, ai lati
due ovali con episodi di vita di S. Margherita dipinti
nel 1685 da Giuseppe Ghezzi; l'opera di maggior interesse
è una pala, contornata da angeli in stucco,
rappresentante l'Immacolata tra S. Francesco e S.
Chiara di G.B. Gaulli, più noto come il Baciccio.
Roberto
Filippi
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