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Beni Culturali - Storia Curiosità Miti e Leggende
INDICEsommario




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San Salvatore della Corte (S. Maria della Luce)
Via della Luce, 5

Roma

Tel. 06/5800820
Padri Scalabriniani

Orario
tutti i giorni 10.00-13.00 15.00-19.00

Orario Messe
Feriali 19.00
Festivi 12.00 (in spagnolo), 17.30 (in portoghese)

Gli orari possono subire cambiamenti. Si suggerisce di verificare


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La chiesa dai due nomi

In via della Luce, in Trastevere, prospetta la facciata di una chiesa, semplicissima, soltanto intonacata ma con un grazioso aspetto settecentesco quale la progettò l'architetto Gabriele Valvassori ma l'edificio è molto più antico.
Viene nominato San Salvatore de curte in una bolla di Callisto II del 1121 e gli studiosi discutono a lungo sull'origine di tale appellativo, c'è chi lo attribuisce alla vicina presenza dei resti della VII Choors Vigilum di epoca imperiale, chi ad un recinto sorto intorno alla primitiva chiesa, chi ad una famiglia De Curtibus abitante nelle vicinanze.
Quale che sia l'origine del nome, la chiesa forse ebbe origine da un oratorio dipendente da San Crisogono e divenne famosa per ospitare le reliquie dei martiri Pigmenio, Pollione e Milice traslati dalle Catacombe di Ponziano.
Nel XII secolo la chiesa fu restaurata e a tale epoca risalgono l'abside, il transetto, il campanile; nei secoli l'edificio deperì notevolmente e solo nel 1728 Papa Benedetto XIII lo affidò alla Provincia Romana dei Minimi Francescani che iniziarono il restauro anche a seguito di un evento “miracoloso”; nelle immediate vicinanze, in due posti diversi, secondo varie versioni, fu ritrovato un frammento di affresco rappresentante una Madonna con Bambino e subito si sparse la voce che l'immagine avesse caratteristiche miracolose, anche perché sembrava brillasse di luce propria, determinando consistente e continuo afflusso di devoti. I Minimi con l'aiuto di Papa Clemente XII e delle tante donazioni ricevute decisero la ricostruzione parziale della chiesa con l'aiuto gratuito, per devozione. dell'architetto Valvassori e del pittore Conca. La chiesa ebbe la nuova dedicazione a S. Maria della Luce che si aggiunse alla precedente di S.Salvatore.
L'interno, molto luminoso, ha una elegante architettura tardo barocca con intonaci e stucchi perfettamente candidi; gli altari laterali sono decorati da quadri e statue in molti casi ottocenteschi e settecenteschi di ignoti. Spiccano alcuni dipinti della metà del XVIII secolo quali “ Transito di San Giuseppe” di Giovanni Conca, “Vergine, S.Anna e S.Gioacchino” di Pietro Labruzzi, “San Francesco di Paola “di Onofrio Avellino” e “l'Arcangelo Raffaele appare a Tobiolo” di ignoto; nell'abside entro una cornice affollata di cherubini è posta l' originale immagine della Madonna della Luce, di probabile datazione cinquecentesca, mentre il catino absidale è dominato dall'affresco di Sebastiano Conca rappresentante “l'Eterno Padre benedicente tra Angeli”.
Dal 2003 la chiesa è affidata alla Comunità Latino Americana e gestita dai Padri Scalabriniani; le messe vengono celebrate in lingua spagnola e portoghese..

Roberto Filippi