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Chiesa
dei Santi Quaranta Martiri e San Pasquale Baylon
via di S. Francesco
a Ripa, 20
Roma
Informazioni:
tel. 06/588.1121
Sito web
Sito 060608
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Alcune informazioni sui
sotterranei di S. Pasquale Baylon
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Il Santo protettore delle donne Tra l'inizio del XVIII secolo e
la fine del XIX era nota a Roma una giaculatoria che
diceva San Pasquale Bailonne, protettore delle
donne, famme trovà un bel marito, bianco rosso e
colorito; la recitavano le zitelle, specie se non
molto giovani, alla ricerca di una sistemazione economica
e soprattutto sociale.
Non si conosce la ragione per la quale questo santo è
divenuto protettore delle donne e fautore del matrimonio,
in realtà Pasquale Baylon fu un francescano spagnolo
vissuto tra il 1540 e il 1592, appartenente alla famiglia
Alcantarina confluita a fine '800 nell'Ordine dei Frati
Minori; fu teologo e mistico ma non risulta aver mai
nutrito alcun interesse per le donne, forse tutto è
dovuto alla rima, un po' forzata, tra Bailonne e donne. A
lui è dedicata una chiesa che si trova in via San
Francesco a Ripa a Trastevere e che sul timpano indica
l'intitolazione a San Pasquale risalente al '700
affiancata alla più antica, XL Martiri.
Si trattava di 40 soldati Romani che intorno al 320 d.
C., in Armenia, furono condannati ad essere immersi in un
lago gelato, puniti con la morte per essere Cristiani e
per aver rifiutato l'omaggio all'imperatore quale
divinità rispettandolo invece solo in quanto capo dello
stato e dell'esercito.
L'edificio di culto è citato per la prima volta nella
bolla Tibi enim di Callisto II nel 1163 ma
dal testo risulta essere più antico; fu sede di varie
congregazioni religiose fino alla Compagnia del Gonfalone
che per disposizione di Clemente XII nel 1736 lo cedette
ai Francescani Alcantarini, questi fecero demolire gli
edifici preesistenti facendo ricostruire la chiesa ed un
annesso convento utilizzando l'opera di Giuseppe Sardi,
noto architetto dei primi decenni del '700. Pervenne poi
l'alta protezione del Re di Spagna Filippo V, il cui
stemma spicca sulla facciata. unitamente a finanziamenti.
La facciata è modesta e non molto slanciata con un ovale
con l'immagine di San Pasquale, l'interno invece è
fastosamente barocco, a navata unica preceduta da un
vestibolo e con tre cappelle per lato; la volta
raffigurante la Gloria di San Pietro
d'Alcantara è opera del pittore settecentesco
Matteo Panaria. Gli altari laterali sono decorati da tele
dipinte da buoni artisti settecenteschi anche se non di
gran nome; l'altar maggiore con una grande tela
raffigurante il Martirio dei SS. Quaranta soldati
di Sebaste è stata dipinta da un allievo del
Solimena.
Nella sacrestia e nell'adiacente convento sono conservate
altre opere d'arte di varie epoche. Scenografica la
collocazione della chiesa in una rientranza della via che
termina, ad una certa distanza, con la facciata della
chiesa di San Francesco a Ripa.
Roberto
Filippi
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