Pozzuoli (Napoli)
Rione Terra
Orario:
sabato e domenica
dalle 9 alle 18
Visite guidate:
alle 11 e alle 12
per gruppi prenotati
e ore 16 e 17
Tel. 848 800 288
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SOTTOTERRA NEL RIONE TERRA
Il bradisismo è un fenomeno geologico che comporta un movimento, più o
meno lento, di sollevamento e di abbassamento della crosta terrestre; i
Campi Flegrei, vicino Napoli, ne sono stati nei secoli più volte
interessati come risulta dall’esame di reperti archeologici come nel
caso del cosiddetto Serapeo di Pozzuoli in cui le colonne di marmo sono
ora perfettamente visibili, come al momento della costruzione, ma non lo
erano completamente nel Medioevo in quanto portano visibilissimi i
segni, ad una certa altezza, della presenza di molluschi marini,
dimostrazione che all’epoca erano parzialmente coperte dal mare per
l’abbassamento del suolo. Negli anni ’70 del Novecento il bradisismo si
è ripresentato in maniera molto accentuata e ha lesionato numerose
abitazioni di Pozzuoli, in particolare nel Rione Terra, antico cuore
della città costruito su uno sperone di tufo alto una trentina di metri
sul livello del mare. Lì pare sorgesse l’antichissima colonia greca di
Dicearchia, di non chiara localizzazione, ma sicuramente vi fu istallata
nel 194 a.C. la colonia romana di Puteoli che divenne ben presto il più
importante porto d’Italia e scalo per i rifornimenti di grano per Roma.
Iniziò un periodo di decadenza quando Traiano costruì il suo porto nel
luogo dell’attuale Fiumicino, e cominciò a farsi più evidente il
bradisismo danneggiando il porto che ebbe una ripresa solo nel XVI
secolo all’epoca del governo vicereale spagnolo. A seguito delle
conseguenze del bradisismo il Rione Terra, venti anni fa, fu evacuato
dagli abitanti, transennato in quanto pericolante e abbandonato e solo
da poco tempo la Regione Campania ne ha deciso il recupero nel corso del
quale, nelle cantine degli edifici del ‘5/600, è riemerso l’intero
tracciato della città romana. Con un accurato lavoro la Soprintendenza
Archeologica è riuscita a creare un interessante percorso sotterraneo,
con passerelle in cristallo e metallo, che permette di aggirarsi al di
sotto delle case del rione attualmente in corso di ristrutturazione;
l’itinerario inizia dal largo Sedile di Porto, antica sede delle
magistrature puteolane, si passa per antichi percorsi viari, cardi e
decumani, si entra in botteghe, si vedono cisterne, criptoportici,
l’impianto fognario ed un pistrinum, forno, con due macine per grano in
pietra vulcanica, un ambiente sotterraneo con piccolissime stanzette con
un lettuccio in muratura che potrebbe essere un ergastulum per schiavi
lavoratori o un lupanare con i suoi cubicula. Una vera sorpresa è il
larario, una stanzetta destinata a qualche culto, con le pareti
affrescate con le immagini di dodici divinità. Prima dei danni del
bradisismo un’altra sciagura si era abbattuta sul Rione Terra nel 1964,
era bruciata l’antica Cattedrale ma il fuoco distruggendo le
superfetazioni barocche ha messo in luce le splendide strutture di un
tempio di età imperiale, forse dedicato ad Augusto, con colonne, paraste
e capitelli in marmo. Era sorto sul sito dell’antico Capitolium
repubblicano, trasformato in tempio nel I secolo e in chiesa nel V/VI
secolo d.C.; ora attende il definitivo restauro. Tutto il Rione è
interessato da una serie di lavori che promettono, al loro termine, di
riportare nelle piccole case, dipinte a vivaci colori ed erte sul mare,
gli originari abitanti e di aprire completamente il percorso sotterraneo
che offrirà uno spettacolo veramente suggestivo di una città romana
sovrastata da un abitato seicentesco in un alternarsi di percorsi
antichi e moderni. Un restauro di alto livello che i vari Enti
interessati stanno portando avanti con impegno e che restituirà alla
Campania un altro dei suoi tanti gioielli purtroppo in molti casi mal
tenuti, sporchi, assediati dal traffico caotico e da un edilizia spesso
abusiva e trasandata.
Roberto Filippi
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