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GLI ESTENSI
In principio furono gli Etruschi, poi i Galli Boi ed
infine i Romani che chiamarono Mutina una colonia
istituita nel 193 a.C. per sorvegliare un tratto della
via Emilia e le turbolente popolazioni locali. Dopo una
vita tranquilla sotto l'Impero la città quasi sparisce
sotto l'urto delle invasioni barbariche e solo nel IX
secolo d.C. ne abbiamo notizie come città murata, sede
vescovile. Feudo della Contessa Matilde di Canossa
divenne poi libero Comune in continua lotta con le città
vicine e travagliata da scontri tra guelfi e ghibellini.
Del 1100 è il massimo monumento cittadino: il Duomo
costruito dall'architetto Lanfranco e decorato dallo
scultore Wiligelmo che creò alcune delle più
significative opere della scultura romanica. Nelle
dispute tra le varie famiglie nobiliari prese il
sopravvento quella degli Este, di lontana origine
germanica e proveniente dall'omonimo centro veneto in
provincia di Padova. Con astuzia e violenza riuscirono ad
ottenere dal Papa il Vicariato di Ferrara, città del
Patrimonio di san Pietro, e dall'imperatore l'investitura
ducale di Modena e Reggio. Furono signori ricchi e
potenti, grandi mecenati delle arti, fecero della loro
corte di Ferrara uno dei centri culturali dell'Italia del
'400/500; Leonello, Borso celebre per la sua famosa
Bibbia miniata, Ercole I°, Alfonso I°, marito di
Lucrezia Borgia, Ercole II°, Alfonso II°, finanziarono
umanisti e poeti, artisti ed intellettuali, e riempirono
le loro città, specie Ferrara, di una grande quantità
di opere d'arte, monumenti, chiese. Accanto ai duchi
ebbero grande importanza i cardinali di casa d'Este che
vissero generalmente a Roma segnalandosi per mecenatismo
e costruendo la celebre villa di Tivoli. Con Alfonso II°
si estinse la discendenza diretta e subentrò un bastardo
legittimato ma il papa non lo riconobbe e considerò
decaduto il Vicariato di Ferrara riunendolo allo Stato
Pontificio, nel 1598 papa Clemente VIII Aldobrandini
inviò a Ferrara il nipote in qualità di Cardinal Legato
facendo spogliare la città del meglio del suo patrimonio
artistico a favore della Santa Sede e della famiglia. Gli
Este si spostarono a Modena innalzandola a capitale del
loro ducato che resse per due secoli anche se molto
ridimensionato per la generale condizione di ristagno
economico dell'Italia del sei/settecento; fu comunque
costruito il grande ed imponente Palazzo Ducale, ora sede
dell'Accademia Militare dell'Esercito, e furono rinnovate
ed ampliate molte chiese; la galleria estense divenne una
interessante e consistente raccolta di dipinti con
specifico riferimento alla pittura emiliana. Alla fine
del '700 Napoleone scacciò il duca Ercole III° che non
aveva figli maschi; dopo la Restaurazione il ducato
passò ad un Arciduca Asburgo marito della figlia di
Ercole e si originò la dinastia degli Asburgo-Este che
resse il ducato con Francesco IV che si segnalò per il
suo reazionarismo e con Francesco V° che dovette
lasciare il ducato, annesso al Regno d'Italia, e morì in
esilio nel 1875 senza eredi. Con lui finì la storia
millenaria del glorioso casato degli Este.
Roberto
Filippi
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