LE RIFLESSIONI DI
MARCO
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OCCHIO A TATJANA!
Leggo oggi che il governo della Bielorussia intende frenare l’emorragia
di belle ragazze dalla patria: tutte quelle giovani donne che espatriano
come fotomodelle, atlete, mogli, amanti e altro, d’ora in poi saranno
soggette a limitazioni o tassazioni che riducano l’esodo. E’ una misura
protezionistica che da un lato attribuisce un grande valore alla
bellezza delle donne locali (in effetti uno stupendo mix di Slavia e
Baltico), dall’altro riporta la memoria indietro, ai tempi del
comunismo: ricordo bene che se all’epoca uno straniero voleva sposare
una ragazza ungherese laureata e portarla a vivere in Italia, doveva
pagare al governo ungherese la cifra totale stanziata per la sua
formazione universitaria. Ma tant’è: oggi sono almeno 30.000 gli uomini
italiani che hanno la moglie o l’amichetta dell’Est, in genere donne
tradizionali e lavoratrici. Come ci si conosce? Di solito attraverso
un’agenzia, seria o meno seria. Io di agenzie matrimoniali dell’Est mi
ero già occupato a suo tempo (mio è Strani Amori, un libretto della
collana Millelire di Stampa Alternativa), ma naturalmente ora con
Internet il mercato matrimoniale internazionale si è velocizzato. Ma con
qualche effetto collaterale.
Andate su un motore di ricerca - io uso sempre l’ottimo
www.teoma.com - e provate a digitare
la frase “Russian scammers” (truffatrici). Vi si aprirà un mondo che
neanche immaginavate: esistono siti che controllano e denunciano
pubblicamente le false agenzie matrimoniali e le belle scroccone dagli
occhi verdi. A giudicare dal numero di siti e di segnalazioni, si tratta
di un’industria pesante, ben oliata ma basata su alcuni meccanismi molto
semplici. Il primo dei quali è far pagare salata non tanto l’iscrizione,
quanto una serie di servizi di cui il cliente di rado conosce il comune
tariffario: le traduzioni della corrispondenza, il visto d’ambasciata,
le traduzioni giurate dei documenti legali, un eventuale interprete o
angelo custode all’arrivo in aeroporto. Esiste la possibilità di
confrontare le tariffe attraverso forum e siti di incontro (p.es.
www.pietroburgo.it), ma spesso
chi si rivolge ad una agenzia matrimoniale è sprovveduto o non naviga in
rete. L’altro livello – e qui inizia la truffa vera e propria – è quello
di farsi pagare per entrare in contatto con ragazze che non esistono o
che – magari già sposate - sono disponibili per pochi soldi a rispondere
alle lettere di più clienti, salvo mollarli dopo due o tre mesi dicendo
che hanno trovato un altro o preferiscono sposare un paesano. Spesso le
stesse lettere sono modelli già pronti (nei siti antitruffa ve n’è un
campionario), ma chiunque abbia una certa pratica può mantenere la
corrispondenza con l’estero. Io stesso ho scoperto che un’amica ucraina
si era messa d’accordo con altre due amiche: si dividevano il computer
dell’ufficio e, insieme a quello, il traffico di email con gli uomini
che scrivevano. Quando una aveva troppo da fare o si era sistemata,
allora passava la posta all’amica. Tanto, per noi che scrivevamo, quelle
donne erano a dir poco virtuali. Anche le foto spesso non sono vere: a
scorrere i siti delle agenzie dell’Est, si direbbe che certe ragazze
abbiano poche foto e troppi nomi. E sono sempre sole.
Ma il record della “sòla” non lo detengono le agenzie, ma alcune ragazze
che agiscono in proprio, artigianalmente. Sono donne vere, ti danno
anche il telefono, ti sussurrano parole d’amore… e si fanno pagare in
anticipo il viaggio in Italia. Una volta che hai spedito i soldi per
visto e biglietto aereo, non le vedrai mai più. L’altra variante è
vecchia quanto il cucco: servono i soldi per la madre malata o per
l’operazione della figlia. Sono truffe che esistevano anche prima
dell’internet, ma ora si sono velocizzate. Ma ammettiamo anche che
questa bella ragazza venga davvero in Italia a farsi questo bello stage:
se si fa offrire tutto, se non bada a spese (altrui), se non prende
impegni per il futuro, è bene pensarci due volte. Il vero problema è che
troppi uomini si fidano di sconosciute avventuriere. In ogni caso nei
siti antitruffa sono pubblicate anche le foto segnaletiche, i vari nomi
e le procedure tattiche di queste simpatiche ragazze. Un consiglio
personale? Quando siete in dubbio, fatevi un viaggetto e andate a
trovarle sul posto: conoscerete i suoi amici, i suoi genitori, vedrete
bei posti, valuterete la situazione. Sempre che Tatjana esista.
Marco Pasquali
3 febbraio 2005
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