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oltre l'arte
Beni Culturali - Restauri
Sommario


  
Dal 3 al 13 maggio 2006
tranne domenica 7 maggio

sarà possibile visitare alcune sale alcune domeniche

Orario
Dalle 10.00 alle 15.00 e dalle 16.00 alle 18.30

Visita guidata gratuita ogni 15 minuti

Le visite proseguiranno ogni domenica di apertura del Palazzo del Quirinale al pubblico





 

DOPO CINQUECENTO ANNI UN NUOVO, ANZI L’ANTICO  QUIRINALE

Il settennato del Presidente Ciampi è stato ricco di ricadute di ogni genere e in vari campi; per quanto attiene il Palazzo del Quirinale è stato fecondo di restauri e scoperte che verranno offerte al pubblico in visite guidate dal 3 al 13 maggio. Contemporaneamente verrà pubblicato da FMR gruppo Art’E’, con il contributo della Banca Nazionale del Lavoro e a cura di Louis Godart consigliere culturale della Presidenza, un volume dal titolo “Il nuovo volto del Quirinale. Scoperte e restauri durante il settennato Ciampi: 1999-2006” che illustrerà l’attività svolta.
I lavori di sistemazione di impianti tecnologici nei giardini hanno portato al ritrovamento di resti romani fra cui un complesso termale e avanzi di abitazioni datati tra il I e l’VIII secolo d.C., in strati inferiori sono state rinvenute tombe ad incinerazione del III secolo a.C.; il reperto archeologico più importante trovato è una statua seduta in marmo identificata con una Giunone forse facente parte di un gruppo scultoreo rappresentante la Triade Capitolina. La celebre Fontana dell’Organo, di fine ‘500, è stata perfettamente restaurata e può continuare ad allietare i visitatori con musiche e zampilli e le facciate del Palazzo sono state riportate all’originale colore travertino di cui sono stati rinvenuti lacerti; piccoli affreschi di fine ottocento sono riapparsi in un locale voltato al termine dello Scalone d’Onore. Ma le scoperte più sensazionali sono avvenute in alcune sale dopo la rimozione di più recenti parati: la Galleria di Alessandro VII fu divisa in epoca napoleonica in tre diverse sale, furono murate le finestre che davano sul Cortile d’Onore e fu coperta con tappezzeria una serie di affreschi seicenteschi forse non giudicati consoni alla destinazione imperiale delle sale; tale decorazione era opera di un gruppo di pittori coordinati da Pietro da Cortona e secondo le antiche fonti si trattava di Chiari, Grimaldi, Cesi e altri autori. Solo la parte alta degli affreschi era rimasta visibile il resto era celato ma tra il 2001 e il 2002 la decorazione è riapparsa in ottime condizioni e sono state riaperte le finestre murate rinvenendo due persiane settecentesche con stemma di Clemente XIII e un frammento di pavimento originale del 1656 con iscrizione di Alessandro VII. La Sala Regia, ora dei Corazzieri, era destinata alle udienze pontificie alle delegazioni estere e presenta un grande fregio con effigiati esotici ambasciatori dipinti da Tassi, Lanfranco e Saraceni. Sotto correva un fregio dorico di fattura ottocentesca poco in consonanza con la decorazione superiore; dopo alcuni sondaggi tra il 2005 e il 2006 è stato riscoperto l’originario fregio anch’esso attribuito ai pittori sopra citati. Nella Sabauda Sala dei Parati Piemontesi rimuovendo le tappezzeria sono riapparsi affreschi parietali che illustrano l’attività edificatoria di Papa Paolo V e che offrono inediti scorci sull’edilizia romana ai primi del ‘600.
Altri restauri sono avvenuti in altri appartamenti, in tre sale è stata allestita la collezione di argenterie e porcellane, a Castel Porziano è esposta una selezione delle 140 carrozze già in dotazione alla Casa Reale; sono stati infine restaurati arazzi e tappeti a cura del Centro Manutenzione e Restauro Arazzi costituito presso il Quirinale.
Un complesso importante di lavori che hanno svelato aspetti inediti del Palazzo, ne hanno accresciuto la bellezza e reso sempre più aperto e disponibile al pubblico secondo gli auspici del Presidente Ciampi.

Roberto Filippi