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IL
SITO DELLA FONTANA
Non è nata per il luogo dove ora sta, ma ci si trova benissimo svolgendo egregiamente anche la funzione di spartitraffico; parliamo della fontana ora in piazza S. Andrea della Valle e che un tempo era nella piazza Scossacavalli in Borgo. Dopo oltre quaranta anni di onorato servizio ha dovuto essere restaurata e dell’opera si è incaricata l’Associazione Roma Caput Mundi, benemerita nella ricerca di sponsor che finanzino i restauri a monumenti romani, con il contributo di circa 118.000 euro della Wall System S.r.l.
Nei primi anni del ‘600 la fontana, attribuita al Maderno, fu sistemata nella piazza di Scossacavalli che si trovava in Borgo, ove ora è via della Conciliazione, alimentata dal nuovo acquedotto dell’Acqua Paola fatto costruire da Papa Paolo V Borghese e che conduceva a Roma l’acqua del lago di Bracciano; sulla piazza, posta tra gli scomparsi Borgo Vecchio e Borgo Nuovo si affacciavano il Palazzo Giraud-Torlonia, tuttora esistente, e la Chiesa di S. Giacomo, demolita.
Nel 1938 la fontana fu smontata e trasferita nei depositi comunali fino al 1957 quando fu rimontata, molto integrata, nello slargo risultante dall’incrocio delle demolizioni, di fine ‘800, per Corso Vittorio Emanuele e quelle del 1936 per l’apertura di Corso del Rinascimento. Così la povera fontana è passata da sventramento a sventramento finendo come elemento di arredo, e spartitraffico, in una piazza inventata. L’acqua e lo smog l’avevano molto danneggiata, rendendo quasi illeggibili aquile e draghi, stemmi di Casa Borghese, che ora sono riapparsi nel fusto che regge il catino superiore. Ma le fontane richiedono una continua manutenzione e a Roma quelle storico-artistiche sono centottanta per cui Sopraintendenza e Caput Mundi sono alla continua ricerca di volenterosi mecenati disposti ad assumersi l’onere di restaurare e mantenere una fontana più o meno celebre. E’ da sperare che la ricerca dia i suoi frutti.
Roberto
Filippi
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