Informazioni:
Tel. 06/44231185
06/44250072
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VILLA TORLONIA:
UN ALTRO EDIFICIO RECUPERATO
Un'altra
parte di Villa Torlonia torna al suo aspetto quasi
originario; il Casino dei Principi restaurato è
diventato museo del materiale scultoreo trovato nella
villa.
Con un impegno di cinque anni e due milioni di Euro, il
Comune è finalmente riuscito a ridare vita ad uno degli
edifici del complesso di Via Nomentana già in grave
stato di degrado. Originariamente sul posto c'era solo
una vigna dei Colonna con alcuni edifici rustici;
acquistata dai Torlonia nel 1797, fu da costoro
trasformata in una delle più lussuose ville di Roma in
stile neoclassico. Nel secolo e mezzo di proprietà
Torlonia,fu più volte rimaneggiato l'ambiente arboreo e
l'aspetto degli edifici, adeguandosi alla moda del
momento. La villa ospitò Mussolini tra il 1925 ed il
1943 e, dal 1944 al 1947, truppe Anglo-Americane che la
danneggiarono gravemente. Fin ai primi anni '70 tornò ai
Torlonia che però l'abbandonarono a se stessa tanto che
il Comune, nel 1977, la espropriò e la aprì al pubblico
senza cautele, al punto che furti e vandalismi
distrussero quel che restava. Da alcuni anni il Comune
sta continuando il restauro dell'intero complesso e ha
già ripristinato il Villino Rosso, La Casina delle
Civette ed ora Il Casino dei Principi. Questo edificio,
già rustico dei Colonna, fu sistemato all'inizio
dell'ottocento a cura del Valadier e poi modificato a
metà secolo ed infine negli anni venti del '900. Ebbe
alcune stanze affrescate ma di esse resta soltanto la
vecchia sala da pranzo con bellissimi dipinti a tempera,
del 1840, di G.B.Caretti, con immagini prospettiche,
inquadrate da colonnati, di varie aree del Golfo di
Napoli; i pavimenti di due ambienti sono fatti a mosaico.
Le varie stanze sono state allestite a museo con numerose
statue, già nei viali della Villa, copie di antiche e
dovute allo scalpello di Bartolomeo Cavacetti, grande
scultore, restauratore, un po' falsario, della seconda
metà del '700. Un altro nucleo di opere è il risultato
di una fortuita scoperta, avvenuta nel 1998 in un
sotterraneo del Teatro, di sculture li abbandonate e
ricoperte di detriti e rifiuti. Sono stati ritrovati tre
bassorilievi in gesso del Canova, superstiti di dieci che
si sapevano far parte della decorazione della villa dei
primi dell'800, e di reperti antichi anch'essi rimossi
dalle loro sedi originarie, forse dagli alleati e finiti
nel sotterraneo; tra l'altro sono stati anche ritrovati
elementi in marmo e stucco in stile gotico e
quattrocentesco della cappella demolita nel 1905. In una
sala è stata ricostruita, con i mobili originali, la
camera da letto in noce e in stile barocco genovese del
Principe Giovanni Torlonia utilizzata anche da Mussolini
nei quasi venti anni del suo soggiorno nella villa. Al
piccolo e prezioso museo si potrà accedere con visite
guidate o accompagnate, di gruppi di massimo 25 persone,
insieme alla Casina delle Civette, con un unico
biglietto. Il coordinamento è a cura dell'Associazione
Culturale Zetema (Tel. 06(44231185 o 06/44250072) oppure
www.comune.roma.it/sovraintendenza .
Nella Villa resta ancora moltissimo da fare ma il Sindaco
Veltroni ha preannunciato il prossimo inizio dei lavori
al Palazzo, alla Limonaia e alla Serra Moresca, pregevole
opera dello Jappelli in stile arabo con uso di ghisa e
vetrate ora sparite. Nel sottosuolo della Villa Torlonia
si trovano anche delle Catacombe Ebraiche, ora chiuse al
pubblico ma che si spera di aprire.
Roberto
Filippi
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