ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 2
maggio - agosto 2001
Beni Culturali - Restauri
bordline contemporanea beni culturali



Roma
Galleria Spada
P.zza Capodiferro

da martedì a sabato 8,30 - 19,30
domenica e festivi 8,30 - 18,30

Tel. 06/32310

PITTURA SENESE ALLA GALLERIA SPADA

Nicolò Tornioli è un nome che fa pensare al Carneade manzoniano: "chi era costui?"; é una legittima curiosità che può essere soddisfatta visitando, dal 2 luglio, la Galleria Spada dove sono proposti all'attenzione del pubblico alcuni quadri di questo ottimo pittore del '600 purtroppo sfortunato in vita e ancora di più dopo la morte: con l'occasione si può anche vedere la Galleria, piccolo ma importante scrigno, che nelle sue quattro sale contiene numerosi capolavori di pittura. Il palazzo, nato come Capodiferro nella meta del '500, offre una facciata, sull'omonima piazza, con statue in stucco di illustri personaggi della storia romana e un armonioso cortile dalle cui pareti le dodici divinità dell'Olimpo accolgono il visitatore. A lato c'è una galleria prospettica, attribuita al Borromini, che illude chi la guarda sulle sue reali dimensioni. Passato agli Spada nella prima metà del '600 e rimase di loro proprietà fino al 1927 quando divenne sede del Consiglio di Stato. Le sue sale, visitabili con permesso speciale, sono decorate con affreschi e stucchi della fine '500 ed il salone maggiore è decorato con una balconata dipinta dalla quale personaggi ed animali si affacciano quasi a contemplare il visitatore. La Galleria è un esempio quasi unico di una quadreria nobiliare del '600, rimasta pressoché intatta da allora, e testimone del gusto artistico dei principi Spada ed in particolare dei fratelli Virgilio e Bernardino, ecclesiastici, che furono ai centro della vita culturale della Roma dell'epoca intrattenendo rapporti con i più celebri artisti, letterati e scienziati del tempo. Tra i quadri appesi alle pareti in maniera fittissima, non lasciando alcuno spazio vuoto, si possono annoverare opere di Guido Reni Guercino, Sermoneta, Bassano, Baciccio, Borgianni, Orazio e Arte misia Gentileschi; qua e la qualche statua e busto antico. Tra tanti dipinti, affastellati in pittoresco disordine, spiccano alcune opere del Tornioli all'epoca molto stimato dagli Spada. Nacque a Siena nel 1598 e li inizio ad inserirsi nel mondo artistico ma incontrò difficoltà perché la piazza era dominata da Rutilio Manetti, Raffaello Vanni e Bernardino Mei che monopolizzavano tutte le committenze. Eseguì comunque alcune opere tuttora esistenti nella sua città natale. Si spostò a Roma e nel 1633 risulta negli "stati delle anime" vivere con il pittore Agostino Tassi in "via del Corso a mano manca". Con il Tassi e lo Spadarino stabilì un buon sodalizio artistico che lo lanciò sul mercato romano ed il suo stile con toni cromatici forti e possenti volumetrie incontrò il favore di molti committenti tra cui i Barberini, che lo fecero entrare nell'Accademia di S.Luca, e Virgilio Spada che con il fratello gli commissionò vari quadri. I dipinti, alcuni dei quali ancora conservati in Galleria, mostrano lo sviluppo del suo linguaggio artistico che partendo da un iniziale tardo caravaggismo acquisisce poi una più decisa impostazione cortonesca. Eseguì anche opere per la Cappella Spada in S.Paolo Maggiore a Bologna ed ebbe infine l'incarico per cartoni e mosaici nella cappella del SS. Sacramento in S. Pietro, ma qui ebbe un gravissimo infortunio. Ignorante delle tecniche musive si limitò ad un affresco quadrettato ad imitazione del mosaico; scoperto fu licenziato e perse stima ed amicizia degli Spada. Morì poco dopo nel 1651. Una vita non facile ed un percorso artistico che passa attraverso vari stili con un risultato sicuramente piacevole come si potrà constatare visionando le sue opere esposte nella Galleria.

Roberto Filippi