Roma
Galleria
Spada
P.zza Capodiferro
da martedì a sabato 8,30 - 19,30
domenica e festivi 8,30 - 18,30
Tel. 06/32310
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PITTURA SENESE ALLA GALLERIA
SPADA
Nicolò Tornioli è un nome che fa pensare al Carneade
manzoniano: "chi era costui?"; é una legittima
curiosità che può essere soddisfatta visitando, dal 2
luglio, la Galleria Spada dove sono proposti
all'attenzione del pubblico alcuni quadri di questo
ottimo pittore del '600 purtroppo sfortunato in vita e
ancora di più dopo la morte: con l'occasione si può
anche vedere la Galleria, piccolo ma importante scrigno,
che nelle sue quattro sale contiene numerosi capolavori
di pittura. Il palazzo, nato come Capodiferro nella meta
del '500, offre una facciata, sull'omonima piazza, con
statue in stucco di illustri personaggi della storia
romana e un armonioso cortile dalle cui pareti le dodici
divinità dell'Olimpo accolgono il visitatore. A lato
c'è una galleria prospettica, attribuita al Borromini,
che illude chi la guarda sulle sue reali dimensioni.
Passato agli Spada nella prima metà del '600 e rimase di
loro proprietà fino al 1927 quando divenne sede del
Consiglio di Stato. Le sue sale, visitabili con permesso
speciale, sono decorate con affreschi e stucchi della
fine '500 ed il salone maggiore è decorato con una
balconata dipinta dalla quale personaggi ed animali si
affacciano quasi a contemplare il visitatore. La Galleria
è un esempio quasi unico di una quadreria nobiliare del
'600, rimasta pressoché intatta da allora, e testimone
del gusto artistico dei principi Spada ed in particolare
dei fratelli Virgilio e Bernardino, ecclesiastici, che
furono ai centro della vita culturale della Roma
dell'epoca intrattenendo rapporti con i più celebri
artisti, letterati e scienziati del tempo. Tra i quadri
appesi alle pareti in maniera fittissima, non lasciando
alcuno spazio vuoto, si possono annoverare opere di Guido
Reni Guercino, Sermoneta, Bassano, Baciccio, Borgianni,
Orazio e Arte misia Gentileschi; qua e la qualche statua
e busto antico. Tra tanti dipinti, affastellati in
pittoresco disordine, spiccano alcune opere del Tornioli
all'epoca molto stimato dagli Spada. Nacque a Siena nel
1598 e li inizio ad inserirsi nel mondo artistico ma
incontrò difficoltà perché la piazza era dominata da
Rutilio Manetti, Raffaello Vanni e Bernardino Mei che
monopolizzavano tutte le committenze. Eseguì comunque
alcune opere tuttora esistenti nella sua città natale.
Si spostò a Roma e nel 1633 risulta negli "stati
delle anime" vivere con il pittore Agostino Tassi in
"via del Corso a mano manca". Con il Tassi e lo
Spadarino stabilì un buon sodalizio artistico che lo
lanciò sul mercato romano ed il suo stile con toni
cromatici forti e possenti volumetrie incontrò il favore
di molti committenti tra cui i Barberini, che lo fecero
entrare nell'Accademia di S.Luca, e Virgilio Spada che
con il fratello gli commissionò vari quadri. I dipinti,
alcuni dei quali ancora conservati in Galleria, mostrano
lo sviluppo del suo linguaggio artistico che partendo da
un iniziale tardo caravaggismo acquisisce poi una più
decisa impostazione cortonesca. Eseguì anche opere per
la Cappella Spada in S.Paolo Maggiore a Bologna ed ebbe
infine l'incarico per cartoni e mosaici nella cappella
del SS. Sacramento in S. Pietro, ma qui ebbe un
gravissimo infortunio. Ignorante delle tecniche musive si
limitò ad un affresco quadrettato ad imitazione del
mosaico; scoperto fu licenziato e perse stima ed amicizia
degli Spada. Morì poco dopo nel 1651. Una vita non
facile ed un percorso artistico che passa attraverso vari
stili con un risultato sicuramente piacevole come si
potrà constatare visionando le sue opere esposte nella
Galleria.
Roberto
Filippi
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