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UN MOSE' IN RETE
PER IL RESTAURO
Il Mosè di Michelangelo troneggia nel transetto della
chiesa di San Pietro in Vincoli; la massiccia e possente
figura dallenergia trattenuta, le braccia robuste,
le mani con le vene in rilievo, il poderoso ginocchio
spinto in avanti colpiscono da secoli lemozione e
lo sguardo dei visitatori. Affascinante è la storia
della sua costruzione durata alcuni decenni. Nel 1505
papa Giulio II incaricò Michelangelo di predisporgli una
tomba che sfidasse i secoli e lo scultore ideò una sorta
di titanica montagna di marmo con 30/40 statue che
avrebbe dovuto ergersi nella nuova basilica di San
Pietro, anchessa da lui progettata,
allincrocio delle due braccia dellimpianto a
croce greca, sotto la cupola. Il papa morì pochi anni
dopo e la costruzione del mausoleo proseguì tra lentezze
e difficoltà tanto da far dire a Michelangelo che era la
" tragedia della sua vita "; monumento e statue
si ridussero progressivamente e nel 1545 il mausoleo fu
collocato in San Pietro in Vincoli, addossato ad una
parete perdendo quelleffetto di tridimensionalità
voluto dallautore.Di sua mano sono il Mosè e le
fiancheggianti Lia e Rachele, di Raffaello da Montelupo
la Madonna con Bambino, la Sibilla e il Profeta nel
registro superiore, e fino a pochi mesi fa era attribuita
a Tommaso Boscoli la statua giacente del pontefice. Con i
fondi del Piano Straordinario del Giubileo il Ministero
per i Beni e le Attività Culturali ha iniziato il
restauro del mausoleo e nel corso di. esso il
restauratore Antonio Porcellini ha esposto lipotesi
che anche la statua di Giulio II sia di mano di
Michelangelo per lalta qualità del modellato e per
altre caratteristiche tecniche che la rendono
difficilmente attribuibile ad un modesto scultore quale
era il Boscoli. I fondi non hanno permesso il restauro
completo ma in soccorso è giunta Lottomatica che ha
stanziato 540 milioni per il completamento dei lavori. In
occasione di questi si cercherà di risolvere alcuni
quesiti scientifici: se riaprire il finestrone
soprastante, previsto da Michelangelo e poi murato, in
modo da illuminare meglio il monumento, eliminare
scialbature e cattive colorazioni delle pareti
circostanti, spostare provvisoriamente la statua del
Mosè per esaminarne il retro, indagare il vano
sepolcrale .I lavori avranno una durata prevista di nove
mesi e termineranno a settembre del 2001. Saranno dei
lavori a cantiere aperto non solo per i visitatori ma
anche per coloro che vorranno seguirli su Internet; sarà
attivato il sito www.progettomose.it che permetterà di
seguire in diretta le varie fasi dellintervento. Il
tutto è inserito nel " Progetto Mosé "
comprenderà anche un concerto di Michele Nyman ed un
simposio internazionale sulla figura di Mosè.
Roberto
Filippi
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