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oltre l'arte n. 0
settembre - dicembre 2000
Beni Culturali - Restauri
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GLI AFFRESCHI DELL'ARA COELI

Sensazionale scoperta scientifica nella chiesa dell’Ara Coeli. L’edificio è un pregevole scrigno di opere d’arte che si sono sovrapposte per secoli, a testimonianza del cambiamento di liturgia, di gusto, di mode, e proprio per questo motivo al di sotto di una veste sette/ottocentesca è riemersa una incredibile testimonianza del tardo medio evo. La Cappella di San Pasquale Baylon, ottava a destra entrando, presentava fino a poco fa una veste non eccezionale, tre grandi tele di tardi autori neoclassici, quattro tombe secentesche, dovunque una pittura a finto marmo della metà ‘800, sicuramente una delle cappelle meno interessanti della chiesa. Una trentina di anni fà un sondaggio su una parete aveva rivelato l’esistenza di affreschi sottostanti ma solo di recente, grazie all’interessamento dello storico d’arte Tommaso Strinati, si è addivenuti ad ulteriori sondaggi. che hanno mostrato l’esistenza di altre zone affrescate e, sorpresa finale, rimuovendo la pala d’altare centrale, è emersa una Madonna con Bambino fra i Santi Giovanni Battista ed Evangelista di incredibile bellezza e virtuosismo tecnico. E’ un’opera completamente sconosciuta non citata da alcuna fonte né dalla documentazione conservata nell’archivio della chiesa ma sicuramente di mano di un artista di grande valore; forse quello stesso Cavallini a cui il Vasari attribuisce, forse confondendo, gli affreschi della cappella Boccapaduli nella navata di fronte. La qualità della pittura rimanda fortemente al celebre pittore romano del Giubileo del 1300 e il volto del San Giovanni Evangelista ricorda molto quello degli angeli nel coro delle monache di Santa Cecilia, di sicura mano cavalliniana. Comunque è troppo presto per attribuzioni se mai si potranno fare; per il momento, a cura della Soprintendenza, si effettueranno altri saggi nelle zone libere e poi si porrà il problema se rimuovere la decorazione più tarda. Sarebbe comunque un grande arricchimento per il patrimonio artistico di Roma poter disporre di un ciclo di affreschi medioevali sicuramente non frequenti in città. La Soprintendenza si è impegnata a tenere periodicamente informati stampa e pubblico sulle varie fasi dei lavori di scoperta e restauro e sui progetti futuri.

Roberto Filippi