RACCONTI
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Sono un volatile Sono un volatile. Non cè
bisogno che vi dica di quale specie o di che colore siano
le mie piume. Sono un volatile e basta. Vivo in una
grande città e nello spostarmi da un palazzo allaltro,
apro bene le mie ali e volo. Quando atterro, inizio a
camminare e becco qua e là quello che trovo: un
ramoscello, un pezzettino di mollica di pane, un piccolo
vermiciattolo e così via.
La mia Vita è tutta qui.
Voglio raccontarvi però cosa mi è successo qualche
notte fa. Non riuscivo a dormire bene e mi giravo in
continuazione. Ero nella fase del dormiveglia quando le
mie onde cerebrali (anche i volatili hanno un cervello
piccolo
ma ce lhanno) si sono intersecate con quelle di una
Persona che sognava di essere un volatile e fantasticava
sul piacere di volare.
Come è strana la Vita. Le cose che possediamo per dono
della Natura le diamo per scontate. Non avevo mai pensato
cosa significasse poter volare. Per me volare è una cosa
così ovvia che non immagino la mia vita diversamente.
Eppure cè chi fantastica e amerebbe poter volare,
proprio come quella Persona che stava sognando.
Mentre vi parlo ripenso ai racconti dei volatili anziani.
Gli anziani hanno raccontano a noi più
piccini che tempo fa ci fu una Persona che si costruì
due paia di ali fatte talmente bene che riuscì a
spiccare il volo. Non contenta, però, solo di volare e
attratta dalla bella, forte ed emozionante luce solare,
volle avvicinarsi sempre più al grande astro
incandescente. Ma le ali da lei costruite erano di cera,
le piume si squagliarono e così cadde velocemente a
terra e morì. Noi piccini, nelludire la storia, ci
siamo messi a ridere, perché gli umani non hanno le ali
e non possono riuscire a volare come noi.
Un altro saggio anziano volatile ci ha raccontato che,
parecchi secoli dopo il periodo storico in cui la Persona
di cui vi parlavo tentò di volare, un grande scienziato
progettò una specie di macchina dotata di ali, affinché
gli umani potessero salirci sopra
e volare come noi. Tuttavia lo scienziato non vide la
realizzazione del suo progetto perché nellepoca in
cui visse gli strumenti della tecnologia non erano
sviluppati a tal punto da consentire la realizzazione di
un progetto così innovativo. Ci disse, inoltre, che solo
dopo quattro secoli, grazie ai notevoli progressi della
scienza, queste strane macchine con le ali furono
costruite e proprio nel momento in cui parlava il saggio
volatile ci indicò una macchina con ali che passava in
cielo e ci fece notare che dentro la macchina cerano
umani che stavano volando!
Le due storie mi hanno fatto pensare che è vero che gli
umani possono volare ma per farlo devono stare chiusi
nella macchina. Allora prima con locchio sinistro e
poi con quello destro ho cercato di capire lampiezza
delle mie ali. Le ho mosse un po e loro hanno
risposto ai miei comandi. Mi son messo a svolazzare prima
a destra poi a sinistra, così un po per gioco,
lentamente. Poi ho spiccato il volo. Che bel piacere, che
bella sensazione. Il mio corpo non ha peso e nel volare
mi lascio cullare dal vento. Godo, per la prima volta, di
una cosa del tutto naturale. Comprendo perfettamente il
desiderio di quella Persona che nel sogno voleva volare.
La Persona sognava di volare e non può. Però può
camminare di gran lunga meglio di me, può correre, può
saltare (bè quello pure io) e può
può nuotare.
No, questo io non lo posso fare, non posso bearmi di
entrare nellacqua facendomi cullare dalle onde,
bagnandomi tutto il corpo.
Io preferisco volare
Ma così tanto per provare, mi piacerebbe avere la
possibilità di nuotare. Tempo fa non capivo perché
alcuni umani desiderano volare. Adesso lo so e anche io
desidero ciò che non posso fare, ossia nuotare!
La felicità, vi sembrerà banale, sta nel saper
apprezzare quello che si è e che si ha.
Felice lettura a voi.
di
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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