LE RIFLESSIONI DI PAOLO
|
L’incontro della Sarda con
l’anziano Pittore
La Vita, si sa, è fatta di incontri. Incontri
fortunati o sfortunati.
Alla fine di questo mio scritto, il lettore potrà giudicare se questo
evento è stato più o meno fortunato.
Un anziano Pittore, andando verso il suo studio, incontra una donna
apparentemente non di bella presenza. E’ una Persona che viene dalla
Sardegna, da pochissimo tempo nella Capitale, alla ricerca di un lavoro.
Di famiglia piccolo borghese, la Sarda non raggiunge i trenta anni
d’età. E’ poco alta, non bassa però. Fisicamente ha tutto per essere
ammirata ma in una dimensione piccola.
Un bel seno, fianchi invitanti e un altro particolare che si scoprirà
più tardi.
L’anziano Pittore, ormai canuto, ha uno stomaco un po’ pronunciato. Il
Pittore scorge un po’ da lontano questa minuta figura e piano piano che
si avvicina inizia a studiarsela, a scoprirne linee e forme
interessanti. Addirittura ci fa pure un pensierino per invitarla a
posare. Nel frattempo, proprio vicino al Pittore, è arrivata la Sarda
che impreca, nel suo dialetto, perché le si è rotto il tacco alto di una
scarpa.
Il Pittore, non ci mette molto a indicarle un vicino calzolaio,
offrendosi di pagare la riparazione. La Sarda accetta di buon grado. Una
volta arrivati al laboratorio, nell’attesa della riparazione, la Sarda
si siede, provocando una ulteriore riduzione della vertiginosa minigonna
che porta.
La scena, che non resta assente agli occhi del Pittore, provoca in lui
una fantasia non proprio professionale.
Dopo la riparazione, il Pittore invita la Sarda a prendere uno Spritz al
bar. Dopo la gustosa bevanda, le chiede se fosse interessata a posare
per lui.
La Sarda, però, è un po’ titubante perché conosce da poco il Pittore. È
già tanto aver accettato la riparazione e lo spritz, la risposta arriva
veloce: ‘Forse più in là’.
Il Pittore, che si chiama Paolo, comprende di essersi spinto più del
dovuto. Sta nascendo però, in lui, un senso di protezione per questa
‘piccola‘ donna. D’altronde è arrivata in ‘Continente’ da poco.
La simpatia, scaturita fin dai primi momenti, si sta tramutando in una
piacevole complicità. È così che Paolo, il Pittore, invita Anna, la
Sarda, a incontrarsi magari a cena la sera stessa o quando lei potrà.
Nei giorni che seguirono ci furono cene, colazioni, passeggiate, risate,
scambio di idee. Non passava più per la mente, all’anziano Pittore, di
farla venire nel suo studio per posare.
Un giorno all’imbrunire, passeggiando per il lungotevere, tra settembre
e ottobre, nel tratto dove la vista si perde tra il Cupolone e Castel
Sant’ Angelo, nello svolgersi di un dialogo animato, Paolo posò le sue
mani sulle braccia di Anna, la trasse a sé e la baciò sulla bocca.
Fu un bacio corrisposto e passionale. La Sarda, infatti, nonostante la
piccola altezza, emanava un’aura colma di sensualità molto particolare,
dai risvolti erotici. La sua sensibilità la faceva essere molto
romantica. Nel giro di pochissimi mesi, la Sarda e il Pittore iniziarono
a frequentarsi quasi quotidianamente. Divennero in breve una vera e
propria coppia.
Ma….la posa?
Venne dopo, chiaramente, con tutto quel che segue.
Attenta lettura per chi lo vorrà.
Paolo
Cazzella
o della Joie de Vivre
****************************
|