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PERSONALI RIFLESSIONI DI:
RIFLESCIENZA
2007
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TRA DIECI ANNI SU
INTERNET TUTTA L’ARCA DI NOÈ
E’ partito il 9 maggio scorso il progetto
Encyclopedia of Life (EOL, Enciclopedia della Vita), che si propone di
compilare l’elenco completo di tutte le specie viventi e di renderlo
disponibile su Internet. Il progetto è ideato e diretto dal famoso
biologo E. O. Wilson della Harvard University, e ha già raccolto 50
milioni di dollari da diverse organizzazioni scientifiche, tra cui lo
Smithsonian Insitution a Washington, che lo ospita.
Il lavoro da fare non è poco, infatti le specie terrestri viventi
conosciute sono circa 1.8 milioni, includendo animali, vegetali, alghe,
funghi e microbi. Per ognuna di queste specie, il progetto conterrà le
relative fotografie digitali, in modo da renderne facile il
riconoscimento, e una raccolta di informazioni sulla loro biologia ed
ecologia. Gli utenti amatoriali avranno la possibilità di compilare
alcune pagine come avviene adesso per Wikipedia. EOL, però, conterrà
anche una sezione “Experts” il cui contenuto sarà scritto e
rigorosamente controllato da scienziati esperti del campo. Inoltre,
poiché procedono in ogni parte del mondo gli studi volti a sequenziare,
dopo il genoma umano, quello di molte altre specie viventi, si spera di
poter includere in EOL, in futuro, anche i dati genetici di ogni specie.
Come è noto, la prima classificazione delle piante e animali si deve al
grande scienziato Linneo, che già nel Settecento utilizzò le differenze
e le somiglianze nell’aspetto e nei meccanismi fisiologici (nutrizione,
riproduzione, eccetera) come criterio per compilare l’albero genealogico
dei viventi. Oggi, però, in seguito alle scoperte della biologia
moderna, il grado di “parentela” evolutiva tra viventi viene valutato
soprattutto sulla base della somiglianza nelle rispettive sequenze del
DNA. Con questi metodi, per esempio, si è stabilito che il DNA dell’uomo
differisce da quello del macaco per il 7% e dallo scimpanzé per il 2%
circa.
EOL, perciò, non solo permetterà la condivisione di informazioni sulle
specie note, ma aiuterà a chiarirne e a migliorarne la classificazione.
Aiuterà inoltre a classificare le specie a tutt’oggi non catalogate, che
si pensa siano circa 100 milioni (per lo più corrispondenti, ovviamente,
a specie poco appariscenti come alghe, funghi, crostacei o insetti
minuscoli). Cinquanta volte di più, in ogni caso, di quelle note.
La raccolta di tutte queste conoscenze potrebbe permettere in futuro di
valutare più accuratamente lo stato dell’ecosistema terrestre: non è
ancora conosciuta con certezza, infatti, l’entità esatta della comparsa
o scomparsa di nuove specie viventi ai nostri giorni.
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