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2008
Beni Culturali - Libri Saggistica
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sommario

INDICE


PERSONALI RIFLESSIONI DI:

LE RIFLESSIONI DI MARCO




 

INNI NAZIONALI

La tirata di Bossi contro l'inno nazionale è persino tardiva, conoscendo il tipo: era intuitivo che non digerisse la strofa in cui si legge: "che schiava di Roma Iddio la creò". Ma tant'è: gli inni nazionali sono attuali e datati nello stesso tempo e Goffredo Mameli aveva poco più di vent'anni quando scrisse quello adottato provvisoriamente dalla Repubblica Italiana, dopo aver scartato il ben più solido - da un punto di vista musicale e linguistico - Va o pensiero, perché rimandava all'immagine di un popolo schiavo.

Ma sugli inni nazionali c'è parecchio da raccontare. Per esempio, la Marsigliese non è stata composta a Marsiglia, ma a Strasburgo. L'hanno però cantata e diffusa i volontari marsigliesi, quindi la conosciamo tutti col nome che sappiamo. Quando invece è caduta l'Unione Sovietica, hanno cambiato l'inno, ma quello nuovo non è piaciuto e così è stato ripristinata la melodia originale (che è stupenda), con le parole cambiate. Per i tedeschi, altra storia: Deutschland uber Alles è nato in realtà come movimento centrale del Trio dell'Imperatore di Haydn, nel Settecento.
Molto cantabile, pare che originariamente fosse la melodia di una canzone croata, il che è verosimile. E' stato adottato sino al 1919 come inno austro-ungarico, per passare poi alla Germania. Ma dal 1945 in poi i tedeschi saltano la prima strofa, dove chissà quali nefandezze sono scritte. Sempre meglio che nella Germania Est, dove l'inno nazionale fu scritto da Eisler (il musicista che ha lavorato per Brecht), salvo non poter essere cantato: i comunisti sovietici avevano trovato nel testo un'allusione all'Unità del popolo tedesco che non piaceva al Partito, col risultato che i tedeschi della DDR potevano suonare ma non cantare il proprio inno nazionale. Soluzione più soft quella recentemente attuata dagli austriaci, che hanno modificato alcune parole non più attuali o magari scortesi verso le donne o le minoranze. E qui entriamo nel discutibilissimo campo minato del politically correct: dovremmo scrivere "che colf di Roma Iddio la creò", oppure modificare la prima riga in "Fratelli e sorelle d'Italia"? Tnto vale tenersi quello che abbiamo e considerarlo per quello che è: un prodotto nazionale.

Marco Pasquali
18 luglio 2008