ON THE EDGE OF VISION
Da febbraio a settembre
India
Part I:
Victoria Memorial Hall
Calcutta
febbraio 2007
Part II:
National Gallery of Modern Art- New Delhi
maggio 2007
Part III:
National Gallery of Modern Art –Mumbai
settembre 2007
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L’esposizione, che fa parte degli eventi realizzati in occasione della
visita ufficiale della delegazione italiana guidata dal Presidente del
Consiglio Romano Prodi in India, è il primo del progetto “Arte
Italiana per il XXI secolo dalla Farnesina” avviato dalla Direzione
Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale del Ministero
degli Affari Esteri per sostenere e promuovere gli artisti italiani
delle ultime generazioni sul palcoscenico dell’arte contemporanea
internazionale.
La mostra è stata concepita come un dialogo diviso in tre capitoli tra
le più recenti ricerche artistiche italiane e indiane e vuole accostare
esperienze distanti geograficamente ma spesso prossime e complementari
nei loro linguaggi.
Il primo capitolo comprenderà circa quaranta artisti, in un percorso
espositivo aperto da una selezione di autori indiani che, in segno di
amicizia e di ospitalità, guideranno simbolicamente verso le opere
italiane. La sezione indiana è stata concepita per divenire
successivamente più ampia nei secondi due capitoli della mostra che
giungeranno a raccogliere circa sessanta presenze, equamente divise tra
i due paesi e poste in uno stimolante confronto diretto nelle sale dei
musei di New Delhi e di Mumbai. L’India e l’Italia sono paesi dove
l’arte, nei secoli, ha vissuto stagioni straordinarie, in un costante
rinnovamento segnato però da forti linee di continuità che oggi mostrano
la loro capacità di attingere fecondamente al linguaggio dei media e al
ricchissimo repertorio dell’arte del passato, alle tecniche più antiche,
ma ancora vitali, come la pittura e la scultura e alle nuove tecnologie.
On the Edge of Vision cerca di analizza le molte e differenti
prospettive della nuova arte indiana e italiana, mediante quadri,
installazioni, sculture, video e fotografie, in un attraversamento che
intende presentare i molti, poliedrici, aspetti della situazione di
ibridazione, di sconfinamento e di apertura vissuta dall’arte del
presente. La mostra vuole rappresentare così un incrocio tra due visioni
dialettiche e complementari, un passaggio sul filo teso tra due culture,
un viaggio che vuole dischiudere metaforicamente le frontiere di due
sguardi allo stesso tempo differenti e prossimi, per mescolare
esperienze visive che intendono superare idealmente i loro limiti e le
loro barriere territoriali per collocarsi con decisione all’interno del
panorama mondiale.
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