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Vienna (Austria) |
La fama di Giuseppe
Arcimboldo è dovuta quasi esclusivamente alle sue Stagioni - popolari
quanto quelle di Vivaldi - le arcinote teste antropomorfe composte da
frutta e verdura, pesci e fiori, rami e foglie. L'effetto spettacolare e
intrigante dei suoi complicati puzzle, tuttavia, ha finito per collocare
l'artista milanese al margine della grande creazione del XVI secolo,
relegandolo al rango di curiosità nella storia della pittura e infine a
quello di curiosità tout court.
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