ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 2
maggio - agosto 2001
Beni Culturali - Palazzi
bordline contemporanea beni culturali

 

Domenica 27 maggio 2001
Dalle 15 alle 18

Informazioni:
Tel. 0338/2698835 - 0339/6135233
0336/697912

PICCOLI GIARDINI CRESCONO

Piccoli angoli verdi e silenziosi con antichi alberi, fontanelle, colonne, statue, frammenti marmorei romani, muri coperti d'edera; questo è lo spettacolo che si potrà avere domenica 27 maggio visitando i "cortili aperti" di palazzi storici di Roma. L'iniziativa è a cura dell'Associazione Dimore Storiche Italiane, la più grande associazione di proprietari di edifici e giardini di rilevante valore storico e artistico Alcuni dei cortili sono noti perché appartenenti ad edifici famosi altri sono pressoché sconosciuti ma non per questo meno interessanti e piacevoli da vedere. Si va dal grande complesso dei Piceni in San Salvatore in Lauro con i suoi chiostri al Palazzo Lante in via dei Caprettari, dal Palazzo Costaguti a Piazza Mattei a Palazzo Borghese con le sue logge con statue e i suoi ninfei; e poi il grande cortile di Palazzo Odescalchi ai SS.Apostoli e quello più modesto di Palazzo Ruspoli. Ed ancora almeno un'altra quindicina di cortili di varie fogge, dimensioni ed interesse. Manca purtroppo quest'anno un cortile celebre: quello del complesso dei Palazzi Massimo a Corso Vittorio. Il cortile, doppio, è comunque visitabile, insieme a parte del. palazzo, la mattina del 16 marzo di ogni anno quando viene ricordato un miracolo di S.Filippo Neri che, alla fine del '500, resuscitò, per poco tempo, un giovane Massimo per poterlo confessare e comunicare in modo che potesse andare in Paradiso. I palazzi sono tre: c'è quel lo detto di "Pirro", quello "alle Colonne" con forma leggermente concava in quanto costruito sui resti del teatro di Domiziano ed infine quello "istoriato" su piazzetta dei Massimi e dove una lapide ricorda che nel 1467 Pietro Massimo ospitò i tedeschi Pannartz e Schweynheim, che impiantarono a Roma la prima stamperia ; i due , aiutanti di Gutemberg, istallarono la prima stamperia italiana a Subiaco nel 1465 e due anni dopo si spostarono a Roma dove nello stesso anno 1467 lo stampatore Han pubblicò il primo libro illustrato con xilografie. Secoli di storia tono passati sulle vecchie pietre, molti cortili negli anni passati hanno avuto usi impropri ma ora una nuova sensibilità ha contribuito alla loro rinascita che iniziative di periodiche aperture non possono far altro che potenziare.

Roberto Filippi