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Ciclo Jacques Offenbach
Palazzetto Bru Zane
San Polo 2368
Scuola Grande San Giovanni Evangelista
San Polo 2454
Venezia
Informazioni:
tel. 0415211005
http://www.bru-zane.com/
www.romacultura.it
www.ex-art.it
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L’Offenbach a Bru-Zane
Negli anni passati ho
sempre esordito descrivendo il Palazzetto Bru-Zane come un gioiellino,
un tempio della musica romantica dalle tante nuove emozioni.
Per la programmazione del 2018-2019 non solo confermo quanto scritto
sopra ma aggiungo anche luogo dove si dà la voce anche alle opere oramai
sepolte.
Viene a proposito quest’anno la celebrazione del bicentenario della
nascita di Jacques Offenbach. Il grande musicista di origini tedesche
nato nel 1819, rimarrà famoso per essere stato il maestro dell’operetta
e dei fasti del Secondo impero. Ne sono testimonianza la cosiddetta
delirante ‘spagnoleria’ Maître Péronilla, opera con diciassette solisti
con altrettanti tipi burleschi. Opéras- bouffes come La Périchole con la
presenza di strumenti d’epoca o Madame Favart e ancora Lex deux aveugles
una bouffonnerie.
Le operette, saranno integrate da un ciclo di concerti a Venezia, su
generi lirici veneziani dell’epoca di Offenbach, da arie virtuosistiche
di Jodie Devos e da un convegno internazionale.
Ma come nasce l’umorismo nell’opera di Offenbach? Proviene direttamente
dall’espansione di lavori come canzoni, vaudevilles, saynètes
(commediole comiche di origine spagnola), operine o parodie che si
imposero dopo la legge detta ‘Le Chapelier’ del 1791 che concesse
completa libertà di programmazione ai teatri parigini.
Offenbach fece parte della comunità ebraica tedesca, iscritto al
Conservatorio di Parigi, il suo crescente interesse per la scena
teatrale non ottenne riscontri favorevoli. Fu così che decise di creare
un suo proprio teatro: i Bouffes-Parisiens. Avrà successo e comporrà nel
resto della sua vita più di cento lavori.
Dall’Operetta, definita così per il suo formato ridotto nei confronti
dell’Opera, Offenbach riuscirà ad ottenere l’autorizzazione a produrre
opere con solisti, coro, ballerini e orchestra sviluppandosi in due, tre
e quattro atti.
Dalla vecchia romanza salace, di tradizione settecentesca, si passa alla
chanson. Sviluppatasi soprattutto nei caffè concerto, troverà nei teatri
un maggior sviluppo attraverso costumi, travestimenti, commedie con
intermezzi di danze ed esercizi acrobatici.
Parigi diviene, nella sua età dell’oro, l’emblema del divertimento. Con
l’avvento del cinema, però, avviene il declino del caffè-concerto.
A Venezia, nell’autunno del 2018, verranno mesi in risalto due aspetti
opposti della musica del XIX secolo e precisamente: ‘Jacques Offenbach e
la Parigi della musica leggera’, mentre nella primavera del 2019 il
ciclo ‘Musicisti nella Grande Guerra’. Un confronto interessante quello
tra l’opera di Offenbach con i suoi contemporanei da Serpette ad Audran,
da Varney a Lecocq fino ad Hervé.
La programmazione e la produzione del Palazzetto Bru-Zane non si ferma
qui perché vasta e molto varia.
La presentazione del festival avverrà il 20 settembre a Venezia, con i
brani da opere di Jacques Offenbach e i suoi contemporanei, continuando
fino al 2019. Ci saranno poi i concerti fuori festival, il laboratorio
per famiglie che, nella domenica pomeriggio, farà riunire genitori e
bimbi attorno a musicisti, per scoprire alcune opere del repertorio
romantico francese in modo ludico.
Le conferenze in italiano, che permettono al pubblico l’approfondimento
dell’Ottocento francese in compagnia di musicologi, storici dell’arte,
artisti.
La produzione si estende anche al Théatre Marigny di Parigi e alla VII
edizione del Palazzetto Bru Zane Paris, alla prima edizione del Festival
a Montreal e dalla Francia all’Europa.
Di particolare e sottile interesse sono le notizie sul Fondo Bornemann,
che conserva più di mille chansons nate nei principali caffè concerto
parigini e sui manoscritti di collezioni private studiate dal Palazzetto
Bru-Zane.
I convegni e le giornate di studio avranno vita a Lucca, a Venezia, a
Colonia e a Parigi.
Inoltre su Bru Zane Mediabase è possibile consultare tutto il lavoro del
Bru-Zane per mezzo di risorse digitali.
La completezza e la conoscenza del repertorio romantico la si può avere
anche attraverso un nutrito elenco di libri e dischi.
Non è certo per retorica, se mi permetto di ribadire, l’importanza di
una efficace équipe quale è quella che costituisce il micro e macro
cosmo del Palazzetto Bru-Zane, producendo risultati ad altissimo livello
come altissimo è il livello organizzativo. Una congerie di fattori che
porta lo spettatore a godere al meglio la produzione. In passato,
infatti, ho avuto la fortuna di poter assistere ai concerti e assicuro
che la presenza non fa altro che arricchire il proprio stato d’animo.
Buon ascolto dal vero, buona lettura e felice ascolto dai dischi.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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