Buccino (Salerno)
Museo Archeologico Nazionale
"Marcello Gigante" di Volcei
Parco Archeologico Urbano dellantica Volcei
Informazioni:
tel. 0828/751212 - 751216
www.comunebuccino.it
www.volcei.net
www.buccinoarcheofestival.it
http://www.anticavolcei.it/home.asp
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UNA CITTADINA MUSEO Sulle propaggini dei Monti
Alburni in un altopiano compreso tra piccoli fiumi, nella
valle del Sele quasi al confine con la Basilicata, si
trova il piccolo comune di Buccino semidistrutto dal
terremoto del 1980. Fu grande la sorpresa quando dalle
rovine moderne apparvero resti di costruzioni che
destarono linteresse degli archeologi; si trattava
dellantica città di Volcei nota dalle fonti
storiche. La zona fu abitata sin dalletà del Ferro
e dallVIII secolo a.C. vi si sviluppò una civiltà
dello stesso tipo di quella della vicina Lucania; si
trattava di aristocrazie di guerrieri e proprietari
terrieri arricchiti dallo sfruttamento delle risorse
agricole e dai commerci con le popolazioni vicine e le
città greche della costa.
Dellepoca sono stati rinvenuti sontuosi corredi
funebri con vasi a figure rosse alla moda attica e
manufatti in bronzo per i banchetti rituali. È stata
anche identificata unarea sacra legata al culto
dellacqua e organizzata su terrazze con pavimenti
in mosaico e in coccio pesto.
La città vera e propria iniziò a svilupparsi nel IV
secolo a.C. con unacropoli, una cinta muraria ed
edifici pubblici e privati che recano i segni di
distruzioni dovute alla conquista romana dopo la Seconda
Guerra Punica. I Romani ricostruirono la città che si
trovava sulla via consolare tra Capua e Reggio Calabria
dotandola di edifici pubblici mentre nei dintorni
prosperavano ville rustiche e venivano costruite tombe
monumentali per le famiglie più illustri.
I resti romani rivelano che labitato subì
gravissimi danni per un terremoto alla metà del I secolo
d.C. dopodiché in età adrianea la città mostra i segni
di una certa ripresa edilizia. Volcei seguì la decadenza
dellimpero finché un ulteriore terremoto, forse
nel VII secolo d.C. la danneggiò trasformandola in un
modesto borgo rurale nel quale i Normanni nel XII secolo
impiantarono un torrione. Anche il nome si perse e
attraverso varie modificazione si trasformò
nellattuale Buccino.
Dopo il terremoto del 1980 e le successive ricerche
archeologiche fu deciso di musealizzare le rovine antiche
trasformando labitato e gli immediati dintorni in
un Parco Archeologico Urbano che potesse testimoniare la
storia millenaria della città e delle popolazioni che
lavevano abitata.
Con una spesa di 11milioni di euro Buccino è stata
trasformata in un centro archeologico di grande rilevanza
mentre il preesistente Convento degli Eremitani è stato
restaurato e destinato a Museo intitolato a Marcello
Gigante, illustre studioso locale, contenente oltre
cinquemila reperti che coprono un periodo di circa un
millennio di vita e di storia della zona. Sia in ambito
urbano che nelle vicinanze sono visibili resti di edifici
e tombe anteriori ad epoca romana sia complessi rupestri
utilizzati in origine come abitazioni poi nel medioevo
come eremi e fino allultimo terremoto come cantine.
Oltre Buccino nella zona si possono effettuare percorsi
naturalistici di grande suggestione.
Roberto
Filippi
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