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oltre l'arte 2005
Beni Culturali - Musei
Sommario




Roma
Galleria Nazionale d’Arte Antica
Palazzo Barberini

via Quattro Fontane 13

Orario:
Dal martedì alla domenica
dalle 8.30 alle 19.00

Biglietto:
intero Euro 5,00
ridotto Euro 2,50 (18 – 25 anni)
gratuito minori 18 e maggiori 65 anni

Tel. 06/32810
www.palazzobarberini.it

Prenotazioni on line:
www.ticketeria.it

 

UNA GALLERIA CHE SI DILATA

Dopo decenni di battaglie la guerra è finita. Usando lo stile del Bollettino della Vittoria potremo dire: “i resti di quello che fu il Circolo Ufficiali ripiegano in rotta e senza speranza verso la Palazzina Savorgnan di Brazza’, legioni di quadri occupano i locali testè abbandonati” firmato Rutelli.
In realtà si è verificato un grande evento, la completa riunificazione di tutto il Palazzo Barberini in un unico complesso che ospita la Galleria Nazionale d’Arte Antica. Questa è nata nel 1895 ma solo nel 1949, dopo l’acquisto dell’edificio da parte dello Stato, è stata sistemata nel Palazzo in cui era in affitto dal 1934 il Circolo Ufficiali delle Forze Armate.
La convivenza si è subito rivelata incongrua e sin dal 1951 l’allora Ministro della Pubblica Istruzione Gonella invitava il Circolo a traslocare, per anni ci state schermaglie finché nel 1993 il Ministro Ronchey ha dato lo sfratto esecutivo al Circolo peraltro senza esito. Continui contatti tra i Ministri Veltroni, Melandri, Buttiglione ed infine Rutelli con i loro colleghi della Difesa hanno portato al recente accordo per cui il Circolo lascia il Palazzo riservandosi l’uso di alcune sale per 700 mq. per eventi di alta rappresentanza di Stato. Al Circolo è destinata come sede la Palazzina Savorgnan di Brazza’ costruita all’estremità’ dei giardini Barberini nel 1936 da Piacentini e Giovannoni in stile tardo barocco: è una sede ampia dignitosa ed assolutamente idonea per le necessità del Circolo Ufficiali. Le stanze recuperate nel palazzo al piano terreno saranno destinate all’accoglienza e ai dipinti del due/tre e quattrocento, al primo piano del cinquecento e seicento, al secondo del settecento e l’appartamento storico di Costanza Barberini.
Negli ex locali di servizio avranno posto uffici e laboratori di restauro con una occupazione complessiva di 10.000 mq.. E’ terminato anche il restauro del giardino ripristinato all’italiana e delle serre che ospiteranno eventi particolari. Sono state riaperte otto sale contenenti la pittura del ‘500, la prossima estate ne saranno aperte altrettante con la pittura del ‘600, l’intero restauro dovrebbe terminare a fine 2009 con un impegno di spesa di 12 milioni di euro a carico dello Stato e finanziati dal Gioco Lotto.
La Galleria, contrariamente ad altre romane, è a carattere didattico e contiene quadri delle più svariate provenienze, per lo più italiani, ordinati cronologicamente onde fornire un quadro d’insieme della pittura dal Medioevo alla fine del Settecento. Le otto sale restaurate ospitano molti dipinti che coprono il periodo tra il Rinascimento e il Manierismo, comprendendo opere di insigni maestri, quali la Fornarina di Raffaello, la Sacra Famiglia di Perin del Vaga, quadri di Andrea del Sarto, Girolamo Genga, Palma il Giovane, Tintoretto, un grande ritratto di un Principe Colonna del Bronzino, ed Enrico VIII di Holbein ed infine dipinti dei manieristi Muziano, Jacopino del Conte ed El Greco.
Molte delle opere sono state restaurate per l’occasione. Sono solo una numericamente modesta rappresentanza di quanto ha in carico la Galleria che detiene circa 2500 quadri di cui 1300 a Palazzo Barberini, 700 a Palazzo Corsini e 500 in depositi esterni.
Il Palazzo, a sua volta, è uno splendido esempio di architettura dei primi decenni del ‘600 costruito per la famiglia di Papa Urbano VIII dal Maderno, da Bernini e dal Borromini autori, tra l’altro, rispettivamente dello scalone e della scala elicoidale. Il grande salone è affrescato con il Trionfo della Divina Provvidenza di Piero da Cortona mentre altre sale sono decorate da celebri pittori del 6/700.
Non ci resta che aspettare le prossime inaugurazioni settoriali che si susseguiranno per arrivare al 2009 quando il l’intero Palazzo e la sua Galleria saranno restituiti alla fruizione pubblica.

Roberto Filippi