Città del Vaticano
Musei Vaticani
Viale Vaticanol
Ingresso:
intero Euro 10,00
ridotto Euro 7,00
gratuito ultima domenica del mese
Orario:
da lunedì a venerdì
dalle ore 8.45 alle 15.45
sabato
dalle 8.45 alle 13.45
chiuso domenica
(ultima domenica del mese gratis)
Informazioni:
Tel. 06/69883333
http://mv.vatican.va/
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MUSEO CRISTIANO
Sin dall’inizio della sua storia millenaria la Chiesa Cattolica ha
raccolto e collezionato opere d’arte di ogni genere e tale tendenza ebbe
il suo culmine nell’epoca dell’Umanesimo e del Rinascimento quando la
caccia a statue, antici codici, manufatti classici raggiunse quasi il
parossismo. In perfetto accordo con la moda dei tempi Papa Giulio II
cominciò a dare una organizzazione ai tanti tesori d’arte in possesso
della Chiesa sistemando nel Palazzetto del Belvedere una splendida
statua di Apollo e nel 1506 vi aggiunse il celebre Lacoonte appena
scoperto in scavi sull’Esquilino.La data del 1506 è convenzionalmente
usata per indicare la creazione del primo nucleo dei Musei Vaticani e
per celebrare degnamente i cinque secoli di vita è prevista una serie di
eventi di rilevante spessore culturale: si inizia con la presentazione
della nuova sistemazione del Museo Cristiano per passare al restauro di
affreschi del Pinturicchio nell’Appartamento Borgia, alla
riorganizzazione del Museo Missionario Etnografico, all’apertura di un
nuovo settore della Necropoli Vaticana appena scoperto durante lavori di
scavo ed infine al restauro del Lacoonte. Il Museo Cristiano fu fondato
il 4 ottobre 1757 da Papa Benedetto XIV con la Lettera Apostolica Ad
optimarium artium e affidato alla direzione dell’erudito veronese
Francesco Vettori; fu sistemato nella parte terminale della Galleria di
Urbano VIII arricchita da due grandi affreschi di Stefano Pozzi mentre
il resto della decorazione risale all’epoca di Pio IX. Lungo le pareti
si allineano venti armadi in radica di noce con ornamenti in bronzo,
opera egregia di artigiani settecenteschi, sovrastati da ventiquattro
piccoli busti di Cardinali Bibliotecari fusi da Luigi Valadier; negli
armadi sono esposti i numerosi reperti che costituiscono il Museo. In
esso sono confluiti nel corso dei secoli oggetti raccolti da
collezionisti privati che specie dall’epoca della Controriforma vollero
raccogliere reperti che li collegassero al Cristianesimo delle origini,
in particolare provenienti dalle Catacombe che furono sistematicamente
spogliate di tutto l’asportabile. Le raccolte confluite nel Museo furono
l’Albani, la Carpegna, la Fioroni, la Grezzi, la Chigi e costituirono
per la loro specializzazione vari settori museali finché sulla spinta
del grande risveglio culturale settecentesco e per le istanze di
numerosi studiosi Papa Benedetto XIV istituiva il nuovo Museo Cristiano
“ad augendum Urbis splendorem et asserendam religionis veritatem” . Era
un complesso di oggetti, monete, cammei, medaglie, avori, lucerne,
sigilli, iscrizioni, datati tra il II e il VI secolo d.C. esposti,
secondo gli usi dell’epoca, per tipologia e talvolta che costruire
composizioni per motivi estetici. La nuova sistemazione si ripropone
invece di ordinare il materiale secondo criteri moderni suddividendo i
reperti per località di origine e per tematica. In alcuni armadi sono
esposti materiali provenienti dalle Catacombe e raggruppati secondo la
Catacomba di origine, particolarmente interessanti i fondi oro di
bicchieri, la più grande raccolta del mondo, rappresentanti scene di
vita religiosa o civile, usati dagli antichi cristiani per
contraddistinguere i loculi tombali e poi frammenti marmorei, statuette
d’avorio, lucerne, bronzetti, argenti. Le catacombe interessate non sono
soltanto quelle romane ma anche di altre località dell’Impero. In altri
armadi sono in mostra oggetti decontestualizzati e raggruppati a tema.
Molti reperti sono stati restaurati e con accurate ricerche d’archivio
di tanti è stata riscoperta la provenienza e accertati i vari passaggi
tra i collezionisti. Non ci sono capolavori né oggetti di particolare
bellezza ma l’insieme adempie perfettamente allo scopo per il quale il
Museo Cristiano fu creato, rendere testimonianza della fede e della vita
dei cristiani dei primi secoli.
Roberto Filippi
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