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LE NUOVE STANZE A RIMINI Nell'immaginario collettivo Rimini è considerata la capitale delle vacanze italiane; grandi spiagge, alberghi, stabilimenti balneari, discoteche, ristoranti, pizzerie, club, locali di ogni genere dove i turisti spendono volentieri, ben contenti di divertirsi. Ma Rimini non è soltanto questo, è una antica e nobile città dal passato glorioso. Fondata dagli Umbri sulle sponde del fiume Marecchia passò ai Galli Senoni e poi ai Romani che, nel 268 a.C., costituirono una colonia dal nome Ariminum per farne una piazzaforte per la conquista della Valle Padana. Importante come porto e come nodo stradale, punto di congiunzione tra la Flaminia, proveniente da Roma attraverso il paese dei Piceni, e l'Emilia che raggiungeva Mediolanum, ebbe un grande sviluppo all'inizio dell'Impero e seguì per secoli le vicende di Roma. Poi si alternarono Goti, Bizantini, Longobardi, Franchi; divenne Comune nel XII° secolo coinvolgendosi nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini: Pur sempre sotto la sovranità nominale della Chiesa cadde sotto il dominio della famiglia Malatesta ai primi del '300 rimanendovi per circa due secoli. Fu un periodo denso di avvenimenti e di grande splendore artistico, specie nel Rinascimento, che terminò allorché, alla formazione degli Stati Moderni, il Papa riuscì ad estromettere i Malatesta riportando Rimini sotto il diretto dominio dello Stato della Chiesa. Seguirono secoli di dignitosa oscurità con la cittadina inserita nella Provincia di Forlì finché la moda dei bagni di mare, a fine '800, segnò il risveglio di Rimini continuato impetuoso per tutto il '900 con un eccezionale sviluppo turistico, civile ed economico culminato nella recente creazione della nuova Provincia. La città, gravemente danneggiata nel 1943/44, si è estesa lungo la costa con nuovi quartieri ma il nucleo antico contiene numerosi edifici di rilevante interesse artistico: di epoca romana il ponte sul Marecchia, attribuito a Tiberio, e il grande arco-porta delle mura eretto in onore di Augusto, del XIII° secolo il Palazzo dell'Arengo, di epoca barocca il Palazzo Comunale e alcune chiese; ma il monumento più importante è il Tempio Malatestiano cioè l'esterno della più antica chiesa di San Francesco, opera di Leon Battista Alberti ed uno dei più insigni capolavori rinascimentali con forti richiami alla classicità, l'interno, gotico, contiene un Crocefisso di Giotto del 1310 e un affresco di Piero della Francesca, del 1451, con effigiati Sigismondo Malatesta, Signore di Rimini, e San Sigismondo, suo protettore. Rimini negli ultimi tempi si è dotata di validissimi spazi espositivi: il Castel Sismondo, fatto costruire nel primo '400 da Sigismondo Malatesta e restaurato da pochi anni a cura della Fondazione Cassa di Risparmio per ospitare mostre ed il nuovo Museo Archeologico. E' ospitato nel settecentesco palazzo del Collegio dei Gesuiti, adiacente la chiesa di San Francesco Saverio e comprende l'attiguo edificio con il Lapidario Romano ed una Pinacoteca con opere di pittori locali dal '300 al '600. Il Museo Archeologico si apre per il momento con la sezione relativa alla Rimini imperiale dei secoli II°e III° d.C., seguiranno quelle riguardanti la città preromana, repubblicana, augustea, tardo-antica. I primi secoli dell'impero furono un'età di grande benessere e sviluppo sociale e culturale nella città con un porto fiorente e grandi commerci tra Roma e il Nord e resti di questo periodo sono esposti nel museo: interessantissimo il ritrovamento in piazza Ferrari di una ricca domus con una serie di strumenti chirurgici in ferro e bronzo di proprietà del chirurgo che vi abitò, è la più grande raccolta del genere del mondo romano; in un'altra domus in Palazzo Diotallevi sono stati rinvenuti, e poi musealizzati, grandi pavimenti in mosaico uno dei quali raffigura Ercole nell'atto di libare, un altro è di ambiente nilotico con l'effigie di Anubi. Numerosi reperti mostrano il grande sviluppo della produzione e del commercio: ceramiche, vetri, anfore, tesoretti di monete, un ricco servizio in bronzo. Attraversando le sale del museo si può avere un'idea della vita della città con i suoi riti religiosi, le sue attività, i suoi commerci, i suoi rapporti con il mare in una interessantissima panoramica della civiltà romana di provincia. Roberto Filippi |