ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 5
maggio - luglio 2002

Beni Culturali - Musei
Sommario





GALLERIA NAZIONALE DELL'UMBRIA

Perugia
Palazzo dei Priori
corso Vannucci, 1

Ingresso:
Euro 6,50 intero
Euro 3,25 ridotto

Orario:
tutti i giorni
8,30 - 19,30

Informazioni:
tel. 075/5741400

www.gallerianazionaleumbria.it

PATRIMONI MUSEALI IN CRESCITA

Con la realizzazione dell'Unitą d'Italia furono emanate leggi eversive della manomorta ecclesiastica; in tutto il territorio nazionale centinaia di conventi e comunitą religiose furono sciolti e i beni incamerati, talvolta destinati ad uso pubblico, in altri casi messi all'asta. Le opere d'arte mobili affluirono in musei statali e civici in genere formati per l'occasione.
A Perugia esisteva sin dal 1573 un'Accademia del Disegno che raccoglieva opere d'arte ma solo nel 1863 fu costituita una Pinacoteca Civica, intitolata al grande concittadino Pietro Vannucci, detto il Perugino; nel 1918, cresciuta d'importanza, divenne Regia Galleria e nel dopoguerra Galleria Nazionale dell'Umbria.
Sistemata nel trecentesco Palazzo dei Priori, di forme gotiche, ha sempre goduto di un'ottima fama per la qualitą e la quantitą dei materiali esposti, in gran parte di provenienza ecclesiastica; dipinti su tavola e tela, affreschi staccati, sculture in legno, pietra, metallo, oreficerie e tessuti.
Le opere spaziano dal Medioevo al Settecento partendo da Arnolfo di Cambio, Duccio di Boninsegna, Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Piero della Francesca, per arrivare a Pietro da Cortona, Sebastiano Conca, Pierre Subleyras, Corrado Giaquinto. Dal 22 Giugno la Galleria si presenta a studiosi e visitatori con una veste rinnovata grazie ad un notevole ampliamento dovuto al restauro di quindici sale chiuse da diversi anni e dall'acquisizione di nuovi locali, al primo e al terzo piano del palazzo, ceduti dall'Amministrazione Comunale.
Questo maggior spazio ha permesso di meglio esporre le opere gią in possesso della Galleria unitamente a recenti acquisizioni come un dipinto di Taddeo di Bartolo, tavole di Mariotto di Nardo, Antoniazzo Romano, Piero di Cosimo, il Gonfalone della Pietą attribuito al Perugino e numerosi reperti quali oreficerie, avori, tessuti antichi.
In ossequio alle pił recenti teorie sulla fruibilitą dei musei sono stati anche predisposti spazi destinati a sale conferenze, laboratori didattici, esposizioni temporanee, servizi per i visitatori.
Il tutto contribuirą sicuramente a rendere Perugina una delle cittą d'arte pił importanti d'Italia.

Roberto Filippi