LACRIME D'AMBRA
Ornamenti femminili della Basilicata antica
Dal 9 marzo al 30 settembre 2002
Torino
Museo di Antichità
Via XX settembre 88/c, Torino
Orario:
Martedì - Domenica
8,30 - 19,00 Lunedì chiuso
Ingresso:
Informazioni:
Tel. 011/5211106, fax 0115213145
posta elettronica:
info@museoarcheologico.it
Le scuole e le famiglie che intendono partecipare ai
laboratori devono prenotare al tel 0114/360.801
o via fax 011/4396140
Catalogo:
De Luca
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LA RICCHEZZA DEL
SUD
L'ambra è una resina fossile, quasi trasparente, di
colore variante dal giallo pallido al rosso giacinto.
Proviene in gran parte dalle rive del Baltico e sin dalla
più remota antichità ha goduto grande fama in quanto le
veniva attribuito valore magico oltre che di ornamento.
Una vera attività economica era legata al commercio
dell'ambra dalle lontana rive del mare nordico al bacino
del Mediterraneo con una rotta che passava attraverso la
dorsale adriatica italiana; la cultura Picena del VI/V
secolo a.C. fu basata sull'importazione del fossile,
sulla sua lavorazione e sull'esportazione in Etruria,
nell'Italia Meridionale ed anche nel bacino dell'Egeo e
in Asia Minore. Antichi gioielli sono esposti nella
mostra "Lacrime d'ambra. Ornamenti femminili della
Basilicata antica" che si tiene a Torino al Museo
delle Antichità. Una mostra di donne per donne, con
protagoniste delle signore lucane, forse ormai
attempatelle, ma di sicuro fascino. Sono esposti vari
tipi di ornamenti femminili che mostrano la centralità
sociale riservata alle donne, non matriarche ma signore
della casa e perno della famiglia. L'ambiente è l'antica
Lucania dove convissero, alternando commerci e conflitti,
Enotri, Lucani, Greci; questi ultimi cominciarono ad
istallarsi sulle coste dello Ionio alla fine dell'VIII
secolo a.C. fondando le città di Metaponto, Crotone,
Sibari, Taranto e scontrandosi con le tribù
dell'interno,molto più arretrate. I reperti esposti sono
di origine funeraria e provengono da tombe: fibule in
bronzo e in ferro, bracciali in avorio, orecchini,
collane e pendenti in ambra che la credenza popolare
voleva lacrime che le Elidi, figlie del Sole, avevano
versato per la morte del loro fratello Fetonte,
precipitato con il suo carro durante una folle corsa nel
cielo. Vengono dalle necropoli enotrie e lucane
dell'entroterra e si affiancano a reperti delle tombe
greche della zona di Metaponto che mostrano la donna
ellenica dai gusti più sobri ed eleganti; un
interessante confronto fra due culture complementari e
nemiche. Accanto alla mostra e a visite guidate per gli
adulti sono stati predisposti i giochi" la collana
di Filossena" e "Aristosseno e Callina"
che permettono ai bambini di immedesimarsi nell'antico
mondo lucano. Sono stati attivati anche laboratori sui
temi della moda, dell'ornamento femminile, della cosmesi,
del profumo.
Roberto
Filippi
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