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HOLL, ARCHITETTO E PITTORE Steven Holl architetto, classe 1947, docente alla Columbia University, rinnova l'antica tradizione di colui che costruiva con la totalità creativa delle espressioni pittoriche, plastiche, musicali convergenti nel "manufatto" architettonico che era risultato complesso e complessivo di una visione globale: presenza umana creativa che "fluidamente" si coinvolge e si armonizza nel circostante naturale e temporale. All'Accademia americana in Roma, dal 19 ottobre al 13 gennaio 2002, Holl è presente nelle due sale d'esposizione con la sua "officina" pittorica prima, poi plastica ed infine costruttivamente architettonica. Le intuizioni cromatiche e luministiche di Holl, affidate al rapido gesto pittorico sono il corollario che visivamente annuncia e racchiude il prosieguo dell'opera: una linea continua di foglietti da "block-notes" con appunti, schizzi, idee, talvolta artisticamente risolti, talvolta con accenni direzionali e dinamici, è come un itinerario che spiega e indica l'evolversi creativo dell'artista: gesto che appare casuale o divertito, curioso o geniale, ma che avverte nel fitto di una foresta creativa dei moventi che da lì iniziano a convertirsi in idea finale e totalizzante. Non per nulla Holl è presente in collezioni e musei come pittore e disegnatore oltre che come architetto. Dagli accenni e dai rapidi "pro-memoria" si passa ai plastici dove gli spazi si incontrano e si dispongono in una concretezza definitiva. Affascinanti gli elementi non "razionali", anticlassici, dinamicamente polimorfi che fanno pensare a caverne, antri primordiali, come il ventre che per primo accolse e protesse l'uomo in fuga dagli elementi avversi. Questi elementi, quasi in divenire, come instabili, di una struttura viva carnale e vegetale, sono il nodo, il raccordo fortemente espressivo di una struttura architettonica nel suo disporsi "naturale" nello spazio acquisito (progetto per il Museo della Evoluzione Umana di Burgos). In basso, sul pavimento, disposti su piani inclinati i plastici e le planimetrie col contrapporsi degli elementi costruttivi in rapporto dinamico con lo spazio costretto quasi a rimbalzarvi dentro e con la luce a riflettersi e moltiplicarsi, come in un gigantesco "flipper". Steven Holl, architetto-pittore, per l'occasione presenta "PARALLAX", recente e importante suo libro pubblicato dalla "Princeton Architectural Press" dove si approfondisce e si ricapitola la sua poetica che da molte radici proviene ma che frutti suoi ha saputo dare, nel "gesto" costruttivo originale che ordina e definisce primordiali emozioni. Luigi M. Bruno |