ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 3
settembre - dicembre 2001
Beni Culturali - Mostre
beni culturali bordline contemporanea




LA SCENA DEL PRINCIPE:
VISCONTI E "IL GATTOPARDO"


Dal 13 ottobre 2001 al 13 gennaio 2002

Ariccia (Roma)
Palazzo Chigi
Piazza di Corte, 14


Orario:
Dalle 10.00 alle 19.00
chiuso il lunedì;
orario della biglietteria 9.30-18.30


Informazioni:
Tel. 06/9330053


Biglietto d'ingresso:




IL "GATTOPARDO" SUI CASTELLI

Quelli che ormai hanno i capelli grigi ricordano sicuramente il bellissimo film, del 1963, "il Gattopardo" con la regia di Luchino Visconti e l'interpretazione di Claudia Cardinale, Alain Delon, Romolo Valli, Stoppa e Morelli. Quasi quaranta anni sono passati , gran parte dei protagonisti sono morti e sui superstiti il tempo ha lasciato il suo segno, ma il fascino del film è ancora intatto. Per ricordare il venticinquesimo anniversario della morte di Visconti a Palazzo Chigi di Ariccia è stata organizzata una grande mostra che ripercorre la storia del film e molti suoi aspetti collaterali. Può creare curiosità il chiedere del perché della mostra in tale luogo ma la spiegazione è semplice; parte del film fu girato a Palazzo Chigi ed in particolare la lunghissima sequenza finale del ballo. Un grande salone con specchiere e divani, popolato di dame e damigelle con vesti dalle generose scollature, di uomini con marsine nere ed ufficiali in alta uniforme, l'interminabile valzer ballato dal Principe di Salina e dalla bella Angelica, il tutto ambientato nel grande salone dei Chigi. Ed anche altre scene furono girate a Palazzo, in particolare la lunga esplorazione di Tancredi e Angelica nella parte abbandonata di quello che doveva apparire come il palazzo di Donnafugata. I grandi corridoi e le stanze desolate sono in realtà locali ripresi dal vero nel palazzo di Ariccia allora in gran parte in stato di grave abbandono. Il Visconti scelse il grande edificio perché gli parve rispondente all'idea che si era fatta di Donnafugata leggendo il libro di Tommasi di Lampedusa, edito nel 1958, ed anche per motivi simbolici in quanto identificava il principe siciliano e il suo palazzo, al tramonto di un'epoca, con i Chigi che vissero anch'essi, nel secondo '800, la fine del potere temporale della Chiesa e del sistema feudale. La mostra è articolata su varie sezioni: la prima e la seconda esaminano rispettivamente vita, opere, famiglia, del regista e dello scrittore, la terza tratta del film attraverso la sceneggiatura, gli interpreti, i luoghi, i costumi, la scenografia, la fotografia, la regia. La quarta presenta molti quadri ottocenteschi di grandi autori come Boldini, Fattori, Lega, De Nittis, Hayez, di cui è presente il celebre "Bacio",ed esamina le suggestioni ricevute dal regista dal loro esame; ritratti di nobili e borghesi ci danno un'idea del mondo di metà '800 e il quadro dell'Hayez ci rimanda al lungo bacio tra Tancredi e Angelica. L'ultima sezione è relativa al Palazzo e alle trasformazioni che Visconti predispose per adeguare gli ambienti a quello che voleva rappresentasse il palazzo del principe; fanno contorno numerosi abiti d'epoca. Con l'occasione si può ammirare anche la Collegiata del Bernini, la Piazza di Corte con le fontane e il grande Parco a suo tempo usato dai Chigi come riserva di caccia.

Roberto Filippi