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da martedь a sabato
10,00 - 12,30 /16,30 - 19,30
domenica e festivi
16,30 - 19,30
venerdь di luglio e agosto
anche 21,00-23,00
lunedь non festivi chiuso

Orari
dal 17 settembre 2001 al 7 gennaio 2002:
da martedь a sabato
8,30 - 12,30/17,00-19,00
domenica e festivi
16,00 - 19,00
lunedь non festivi chiuso

L'ingresso ш libero




GLI INCA NELLE COLLEZIONI PRIVATE

Si sa che a Rimini si possono incontrare persone di ogni parte del mondo, quest'anno ш il turno di qualcuno proveniente dal Sud America; l'Inca il figlio del Sole. Nel settecentesco collegio dei Gesuiti ш ospitata una mostra, che, attraverso le opere provenienti da due collezioni riminesi "Dinz Rialto"e "Ugo Canepa" offre al visitatore l'immagine del grande impero andino che al momento del suo massimo splendore fu annientato dagli Spagnoli guidati da Pizarro.
In pochissimo tempo un pugno d'uomini con spade d'acciaio, archibugi e cavalli ebbe ragione di un potente impero. La popolazione, detta Inca dal nome del sovrano, non conosceva il ferro, la ruota e l'alfabeto ma costruiva giganteschi edifici, strade che percorrevano tutto l'impero comprendente il Per∙, l'Equador, parte del Cile e della Bolivia, e aveva il genio dell'organizzazione amministrativa. Gli Inca avevano acquistato potenza dal XV secolo sovrapponendosi a culture precedenti sia nelle valli della costa che dell'altipiano e nelle vicinanze del lago Titicata. Nazca, Mochica, Chimu, l'impero di Tiahuanaco a volte contemporanei a volte in varie epoche e localitр si alternarono nel territorio finchщ da Cuzco gli Inca iniziarono una lunga e vittoriosa conquista.
Il re, figlio del Sole, era al centro dell'organizzazione sociale e religiosa e a lui facevano capo le varie classi sociali che costituivano la popolazione. Una grande rete stradale collegava Cuzco con le varie localitр dell'impero e su essa passavano gli eserciti e i funzionari del re. Non conoscevano la ruota e non avevano animali da soma, allevavano il lama e cacciavano il guanaco e la vigogna da cui ricavavano lana per tessuti di altissima qualitр.
Non conoscevano la scrittura ma usavano un sistema di cordicelle e nodi chiamato quipu per trasmettere messaggi e tenere contabilitр. Lavoravano l'oro che fu oggetto di spietata rapina da parte degli Spagnoli. Le due collezioni espongono 150 pezzi, in metallo, ceramica, tessuto che coprono un periodo di sei secoli e ci illustrano la vita di un popolo che dedicava la propria vita al dio Sole e al suo rappresentante in terra. Certo per completare la conoscenza del popolo Inca sarebbe opportuno anche visitare le rovine di Machu Picchu e di altri siti.
Il 29 agosto ricorrerр l'anniversario dell'assassinio dell'ultimo "figlio del Sole" Atahualpa ucciso nel 1533. I suoi sudditi combatterono ancora guidati da Tupac Amaru finchш anche questi fu ucciso e con lui fini la civiltр incaica.

Roberto Filippi