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GRAZIOSE PREZIOSITÀ FRANCESI Sèvres, sobborgo parigino, è universalmente riconosciuta come una delle capitali internazionali della ceramica, famosa per la lavorazione della porcellana a pasta tenera, fondata nel XVIII secolo. Conosce il suo massimo splendore sotto il regno di Luigi XV e Luigi XVI, mentre subisce una fase di arresto e declino in coincidenza dell'epoca rivoluzionaria Proprio a Sèvres il Comune di Roma dedica una mostra allestita negli spazi di Palazzo Caffarelli. Le opere esposte provengono da alcune importanti collezioni pubbliche italiane e francesi e sono affiancate da un centinaio di disegni preparatori ai pezzi stessi. Questi ultimi, provenienti dall'Archivio storico della Manifattura, sono presentati per la prima volta in Italia. Di grande interesse per fascino e qualità estetica, sono ascrivibili ad artisti di primissimo piano come Fragonard, Leloy, Gérard ecc.. In particolare l'esposizione si incentra sulla produzione degli anni 1800 - 1847, in cui è direttore Alexandre Brongniart, figura di spicco della Fabbrica; amministratore e scienziato di talento, ebbe il merito di rimettere rapidamente in sesto il settore produttivo. Abbandonò la produzione complicata e costosa della porcellana di pasta tenera e inventò una nuova formula per la pasta dura, sviluppando, contemporaneamente, una serie di pigmenti e toni cromatici vicini a quelli della pittura a olio che fu spesso imitata. La mostra si articola in diverse sezioni storiche: dal periodo napoleonico alla Restaurazione, alla Monarchia di Luglio. Proprio da Napoleone la Manifattura ricevette grandi ordinazioni. Furono eseguiti, infatti, alcuni fra i prodotti più ambiziosi: dai grandi vasi celebrativi delle vittorie alle argenterie con placche di porcellana dipinte ai grandi servizi da tavola, fastosi e raffinati. Le forme si rifanno - nel clima effervescente del recupero antiquario dell'antichità egizia oltre che greca e romana - alla perfetta realizzazione di forme geometriche del cilindro e della sfera, arricchite e sublimate dalla esuberante tecnica pittorica. Si raffiguravano scene mitologiche o di genere, paesaggi agresti, dilettevoli delizie della vita di campagna, nobilitate da effluvi di preziosa decoratività aurea e bizantineggiante. Celebrazione e diletto, ostentazione della ricchezza e perizia tecnica sono le costanti che caratterizzano questa produzione rendendola incomparabile simbolo di perfezione nei secoli. Un video illustra la continuazione della tradizione di Sèvres, viva ancora oggi negli stessi edifici della fabbrica. E' stata allestita, inoltre, una sezione didattica dove è possibile osservare le materie prime, gli strumenti e le fasi della lavorazione, i pigmenti tipici di ogni epoca: un modo particolare per avvicinare il visitatore ai processi produttivi, ausilio indispensabile alla comprensione dell'arte ceramica che nei segreti di officina e nell'estro geniale degli artisti fonda il suo fascino indiscreto. Roberto Cristini |