ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 2
maggio - agosto 2001

Beni Culturali - Mostre
beni culturali bordline contemporanea



LA MUSICA ALLA CORTE DEI GRADUCHI
Dal 28 maggio all'11 novembre 2001


Firenze
Galleria dell'Accademia


Orario:


Da martedi a domenica

8,15 - 19
sabato 8,15 - 22
lunedì chiuso

Informazioni:
Tel. 055/2654321

Catalogo: Giunti


VEDERE LA MUSICA

Vedere, ascoltare, suonare è il motto della mostra che si apre a Firenze, alla Galleria dell'Accademia, dal 28 maggio. Il titolo è "La Musica alla Corte dei Granduchi" ed espone una ricca collezione di strumenti d'epoca appartenenti alla dinastia dei Medici e a quella dei Lorena, che dal 1737 subentrò alla prima sul trono di Toscana. Dolci musiche di clavicembalo e di viola, con i loro toni morbidi, rievocano l'atmosfera dei secoli XVII e XVIII e le orchestre di corte che rallegravano le serate dei Granduchi e dei loro cortigiani. Un percorso interessante che rivisita un mondo per noi quasi impensabile di buone maniere, di buon gusto, di signorilità, di rapporti cortesi, naturalmente tra appartenenti alle classi sociali elevate, ben diverso dagli usi sbracati, volgari e chiassosi di molto nostro mondo musicale. Gli strumenti esposti appartengono al Conservatorio Cherubini e sono stati affidati in comodato alla Galleria; molti di essi facevano parte delle Collezioni granducali e tra essi primeggia una viola tenore di Antonio Stradivari, costruita per Ferdinando dei Medici tra la fine del '600 e l'inizio del '700; caratteristica di questa viola è l'essere l'unico strumento del liutaio cremonese ad essere integro come quando fu costruito mentre i molti altri violini tuttora esistenti hanno avuto nei secoli trasformazioni più o meno significative. Di Cosimo III, padre di Ferdinando, è esposto un salterio costruito in marmo con tutte le caratteristiche musicali dell'analogo strumento in legno. Ci sono due spinette di Bartolomeo Cristofari, inventore del pianoforte, ed è esposto l'unico esemplare esistente in Italia di pianoforte costruito da questo celebre artigiano musicista unitamente ad un prezioso clavicembalo in ebano. Seguono strumenti a fiato della banda granducale dei Lorena usati nel '700 e nell'800 ed esemplari di apparecchiature musicali di tipo piuttosto inusuale dovuti all'estro di musicofili ottocenteschi. Per ravvivare e diversificare la mostra, che potrebbe sembrare per soli esperti, sono esposti anche una dozzina di dipinti realizzati nell'ambito della corte granducale e legati al mondo musicale. Quattro tele di Anton Domenico Gabbiani, della fine del '600, ritraggono i musici di corte con i loro strumenti e danno un'idea dell'ambiente musicale che gravitava intorno ai Granduchi; curiose ed interessanti alcune nature di Cristofaro Munari che presentano strumenti musicali vari unitamente a bicchieri, frutta, tazze, spartiti ed altri oggetti tipici di questo genere di pittura. E' una mostra abbastanza specifica, forse potrebbe non sembrare attraente per il grosso pubblico, ma è di estremo interesse per la ricostruzione della vita culturale, artistica e sociale della Toscana granducale dalla fine del '600 all'Unità d'Italia. Una serie di postazioni multimediali nelle sale permettono di ascoltare le voci morbide e dolci di questi strumenti suonati da ottimi interpreti; per i cultori c'è anche un locale con computer contenenti tutte le informazioni sugli oggetti esposti.

Roberto Filippi