ex-@rt magazine 
oltre l'arte n. 1
gennaio - aprile 2001
Beni Culturali - Mostre
beni culturali bordline contemporanea


Roma
Palazzo Caffarelli
Piazzale Caffarelli n.4

SULLE ROTTE DI OMERO:
NAVIGATORI E COMMERCI NEL MEDITERRANEO ORIENTALE

Dal 25 gennaio al 29 aprile 2001

Orario: tutti i giorni dalle 9,30 alle 19,00
e il martedì fino alle 23,00

Lunedì chiuso

Ingresso: biglietto integrato con i Musei Capitolini è di L. 15.000, ridotto L. 11 .000; biglietto sola mostra £8.000; ridotto £5000


OMERO PER MARE

"Agili corrono le nere navi, dalle bianche vele, sul mare del color del vino"; questi versi dal sapore omerico sono alla base della mostra che si è aperta a Palazzo Caffarelli e che, con il suggestivo titolo "sulle rotte di Omero" ricostruisce la storia della navigazione e dei commerci nel Mediterraneo Orientale dal XVI al VI secolo a.C.. Una vicenda affascinante che si intravede attraverso i circa trecento reperti esposti provenienti dai. musei greci di Cipro, Creta, Rodi, Coo, e che mostra l'incessante attività di mercanti e navigatori che solcavano il Mediterraneo con fragili scafi e con un coraggio ed uno spirito d'avventura che ci lasciano stupiti; erano senza carte, senza strumenti, esposti ad ogni fortunale, alle insidie dei pirati, all'ignoto, eppure si spingevano sempre più avanti per raggiungere nuovi porti dove commerciare e conoscere. Tipico esempio è Ulisse che, pur sognando la sua terra e la sua donna, è dominato dal desiderio di sapere cosa ci sia oltre 1' orizzonte. L'età del bronzo e la prima età del ferro furono epoche di grande civiltà e di grandi scambi commerciali; dalle città dell'Asia Minore e dalla Fenicia manufatti di ogni genere si dirigevano verso le isole greche, in particolare Creta minoica e Cipro ricca di rame, per essere barattati con prodotti locali distribuendo su tutta l'area oggetti sia di lusso de di uso comune. Cretesi, micenei, fenici, greci delle isole e dell'Asia Minore si alternarono, nei dieci secoli presi in esame, a seconda delle varie vicende politiche, nel l'adempiere al compito di trasferire beni, idee, civiltà. L'allestimento della mostra è suggestivo, su un arredamento a fondo blu che ricorda il colore del mare una grande nave stilizzata incorpora vetrine nelle quali sono esposti decine e decine di reperti. I più numerosi sono vasi e brocche di ogni genere e poi laminette votive d'oro, statuine miniaturizzate d'avorio, grandi crateri bronzei, uno splendido rhyton con effigiato il Signore degli .Animali, divinità adorata all'epoca, singolari dei grandi lingotti di rame fusi a forma di pelle di bue destinati al commercio del prezioso minerale. Un interessante salto in un passato veramente remoto.

Roberto Filippi