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2020

Beni Culturali - Mostre
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Verso le Grandi Gallerie
Un nuovo allestimento per la pittura del Cinquecento.

Gallerie dell’Accademia
Venezia

informazioni:
tel. 06/8715111

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All’Accademia le sale del Cinquecento

Una nuova luce e un respiro maggiore per le opere di Giorgione, Bosch, Tiziano, Tintoretto, Veronese e per altri capolavori dei maestri veneti.
Infatti, alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, ora si tocca con mano un’aria nuova.
Per fare questo, dopo il restauro architettonico, che è in corso di realizzazione, finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, si è provveduto a riallestire le sale VI – XI del primo piano, sulla base di un attento progetto scientifico di Roberta Battaglia, Giulio Manieri Elia e Paola Marini.

Così si viene ad avere una eccellente visibilità del ciclo belliniano della Scuola Grande di San Marco, grazie a una parete divisoria nella sala VI (sala VIb) dove la prima parte della sala risulta essere il preambolo della bottega di Giovanni Bellini, punto di riferimento per la maggior parte degli artisti veneti a Venezia tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
Proseguendo nella sala VII sono raccolte le opere di Jheronimus Bosch, provenienti con ogni probabilità dalla raccolta Grimani e che fanno riflettere sul collezionismo veneziano del Cinquecento.

La sala VIII regala un migliore spazio a quella che è stata definita l’’icona’ del museo: la ‘Tempesta’ di Giorgione, accostata alla ‘Vecchia’ e al ‘Concerto’, opere provenienti dalla raccolta Vendramin. C’è anche la ‘Nuda’, sempre di Giorgione, accanto ad altri capolavori di Tiziano e Sebastiano del Piombo.
Una occasione importante questa, per far comprendere quel passaggio particolare di Venezia al pieno Rinascimento.

Nella sala IX convivono la ‘Sacra conversazione’ di Palma il Vecchio con il ‘Ritratto di gentiluomo’ di Lorenzo Lotto. I grandi saloni sono ora dedicati solo ai protagonisti dell’arte veneta del Cinquecento, quindi, Veronese nella sala X, Tintoretto e Tiziano nella sala XI.

Fin qui la prima delle quattro fasi previste per l’intervento dei lavori di restauro con l’adeguamento funzionale e impiantistico. Inoltre è stato predisposto il miglioramento sismico, il recupero e il restauro dell’opera di Carlo Scarpa, oltre al miglioramento delle condizioni microclimatiche. Per essere più precisi, sono stati realizzati interventi strutturali negli ambienti del sottotetto, l’installazione di un sistema di illuminazione con pannelli luminosi al LED.
In corso di realizzazione è la seconda fase dei lavori che riguardano una parte del complesso architettonico del museo detta ‘Ala Palladiana’.

Il percorso di visita ha al suo attivo nuovi apparati didattici, redatti in doppia lingua, sono ben visibili e accessibili e questo avviene attraverso tre livelli di approfondimento: il pannello introduttivo sul totem, la scheda che è in sala a disposizione del visitatore, le didascalie per tutte le opere esposte.

Interessante scoperta per tutti.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre


 

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