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2020

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Il nuovo allestimento dei capolavori del Seicento

Gallerie Nazionali di Arte Antica
Palazzo Barberini

Roma

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Le nuove sale di Palazzo Barberini

Le dieci sale, completamente restaurate dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica, sono nell’Ala Nord del piano nobile di Palazzo Barberini. Seguono quelle, già sistemate, nell’ala Sud per concludersi, nel 2021, con il riallestimento del piano Terra.
Mettendo a frutto l’ordine cronologico e geografico, vanno dal tardo Cinquecento al Seicento. La Direttrice Flaminia Gennari Santori, insediatasi nel 2016, ci tiene a dire che la sistemazione delle dieci sale è il risultato di un nuovo impianto concettuale del Museo.
Un restauro che ha preso in esame le strutture architettoniche, l’impianto di illuminazione, gli apparati didattici. Uno spazio che si estende per cinquecentocinquanta metri quadrati. Un percorso circolare che risalta le qualità del Palazzo stesso.

Dalla sala del tardo manierismo romano e internazionale dove si annovera tra gli altri Jacopo Zucchi (1541 – 1596) con l’olio su tavola ‘Betsabea al bagno’ ovvero la seduzione e le sue conseguenze.
Nella sala venti, i veneti di fine Cinquecento con opere anche di Tintoretto e di Jacopo Negretti meglio conosciuto come Palma il Giovane (1548/50 – 1628). Il Pittore mette in risalto l’effetto drammatico del movimento, piuttosto che il pathos espressivo delle singole figure. Un’eredità ricevuta da Tiziano e Tintoretto, assimilando anche il motivo della velocità e facilità esecutiva definita la ‘prestezza’.
La sala ventuno è completamente ripulita e illuminata con la pittura di genere con i famosi dipinti di Bartolomeo Passerotti (1529 – 1592): Macelleria e Pescheria, parte di quattro tele presenti a Roma nel XVII secolo in Villa Celimontana.
L’Altarolo portatile di Annibale Carracci, che riprende il tema medioevale della ‘Compassione di Maria’, è da solo in una nuova sala. Un tabernacolo con la Pietà, Santa Cecilia e Sant’Ermenegildo all’interno, mentre all’esterno San Michele, l’Angelo custode, Cristo e Dio Padre. Un olio su tavola e rame, ebano e oro, proveniente dalla collezione Torlonia.

Seguono poi le sale dedicate a Caravaggio e al caravaggismo. È presente Candlelight Master con la sua Vanitas. Un genere intimamente meditativo, tutto propenso alla riflessione. Altri autori come Jusepe De Ribera, Simon Vouet, Orazio Gentileschi, Valentin de Boulogne, il Serodine, Artemisia Gentileschi, Giovanni Lanfranco, Guido Reni, Domenico Zampieri detto il Domenichino, Giovanni Francesco Barbieri meglio conosciuto come il Guercino.

Le opere ora si possono godere al massimo. Non c’è affastellamento, non c’è confusione. La leggibilità dei pannelli in sala è ottima, all’altezza giusta per tutti. Non si vede l’ora che il riallestimento sia concluso.

Buona visione per chi lo vorrà.

Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre


 

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