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BURRI
La pittura, irriducibile presenza
Dal 10 maggio al 28 luglio 2019
Isola di San Giorgio Maggiore
Venezia
Informazioni:
Ingresso gratuito
Orari:
11.00 – 19.00
tutti i giorni tranne il mercoledì
Catalogo: BURRI la pittura, irriducibile presenza
Editore: Forma
Dimensioni: 24x30x2 cm.
Pagine, 182
Anno di pubblicazione, 2019
brossura con sovraccoperta
Numero immagini , 187
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Alberto Burri:
Maestro delle materie
Definito Maestro della materia o
per meglio essere precisi delle materie, alla Fondazione Giorgio Cini è
aperta ora una esemplare esposizione di Alberto Burri (Città di Castello
1915 – Nizza 1995), curata dallo storico dell’arte e Presidente della
Fondazione Burri Bruno Corà.
Un progetto che nasce dalla simultaneità d’interesse tra le due
istituzioni e realizzato in collaborazione con la Galleria Tornabuoni
Art, la Galleria Paola Sapone MCIA, cui si unisce Intesa Sanpaolo per la
realizzazione dell’esposizione.
Vengono così riproposte, le tappe più importanti della carriera
artistica di Alberto Burri, attraverso circa cinquanta opere scelte tra
le sue serie più significative: dai Catrami, alle Muffe, ai monumentali
Sacchi, fino ad approdare alle Combustioni, ai Legni, alle Plastiche,
agli straordinari Cretti e ai più tardi Cellotex, che rappresentano
l’ultima tappa della ricerca artistica del maestro di Città di Castello.
Una sezione documentaria multimediale, attraverso la proiezione di
alcuni rari film che lo ritraggono in azione, proporrà la lettura
dell’artista a tutto tondo.
A metà degli anni cinquanta, Burri, dopo aver concepito e realizzato la
sperimentazione di vari materiali come catrame, pietra pomice, vinavil,
sacco, oro, cellotex, segatura, stoffa, corda, sabbia, stoppa, porporina
argentea, gesso e olio, decide di impiegare il fuoco, nell’azione
formatrice dell’opera, come scrive nel ricchissimo catalogo, Bruno Corà.
L’uso della fiamma, per Burri, introduce un ulteriore elemento poetico.
Infatti, se da una parte il fuoco sembra distruggere, con l’artista
umbro, costruisce qualcosa prima sconosciuto. Dal fuoco passerà agli
altri aspetti della materia: la terra, l’aria, l’acqua. Con Burri opera
e materia coincidono. Vittorio Rubiu afferma: ‘Qualsiasi passaggio
intermedio è abolito, il quadro è fatto di materia, ma la materia ha la
stessa forma del quadro.
La pittura, irriducibile presenza, questo il titolo della mostra
preceduto dal nome dell’artista umbro, giustifica appieno tutto il
vivere artistico di Burri. Infatti fin dai primi tempi, l’artista
polimaterico ha prodotto, attraverso i vari materiali, pittura nel vero
senso della parola.
Le opere provenienti dall’Italia e dall’Estero, offrono al visitatore,
in una selezione inedita, tutti i più famosi cicli realizzati da Burri,
dai Catrami alle Muffe del 1948, ai Sacchi del 1949 – 1950, ai Gobbi
sempre del 1950, alle Combustioni del 1953, ai Legni del 1955, ai Ferri
del 1958, alle suggestive plastiche del 1960, fino ai Cretti del 1970 e
ai Cellotex della metà degli anni Novanta. Un ampio excursus,
nell’ambito della trasformazione della materia che si eleva ad opera
d’arte.
Una mostra appositamente allestita nell’ambito di riconoscimenti
internazionali, ben documentati dalla sezione documentaria multimediale,
presente in mostra.
Nel catalogo oltre all’intervento del curatore della mostra, Bruno Corà,
anche il sapiente apporto di Luca Massimo Barbero, Direttore
dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini.
Felice visione per chi lo vorrà.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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