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Il Giovane Tintoretto
Dal 7 settembre 2018 al 6
gennaio 2019
Palazzo Ducale
Venezia
Gallerie dell'Accademia
Venezia
Informazioni e prenotazioni:
tel. 041/5200345 - 5222247
Catalogo:
Marsilio Editori e Electa
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Il giovane e il maturo Tintoretto, grande
visionario
Le ricorrenze sono spesso unopportunità per
conoscere i fatti, i personaggi che sono entrati nella
storia dellumanità.
Jacopo Robusti detto il Tintoretto (1519 1594),
con grande merito è quella personalità entrata nella
storia. Loccasione per parlarne è la ricorrenza
del cinquecentenario della sua nascita, ipotizzata per lappunto
tra il 1518 e il 1519. Limportanza di questo
avvenimento ha prodotto due esposizioni in contemporanea:
Gallerie dellAccademia e Palazzo Ducale.
Tintoretto fu un pittore molto prolifico tra i giganti
della pittura veneziana del XVI secolo. Dedicò a
Venezia, sua città natale, opere destinate a chiese,
confraternite, edifici pubblici, palazzi privati.
Alle Gallerie dellAccademia sono presenti circa
sessanta opere, ventisei delle quali facenti parte la
prima fase della carriera di Tintoretto, praticamente i
primi dieci anni della carriera del pittore veneziano,
fino ad arrivare a quel Miracolo dello schiavo
che nel 1548 mise in tutta evidenza la forza del suo gran
talento. Il dipinto, eseguito per la Scuola Grande di San
Marco, viene ritenuto lopera più importante del
Tintoretto, dimostrò di essere un maestro sicuro di sé,
prima ancora di compiere trentanni, sviluppando un
nuovo linguaggio pittorico che utilizzerà per tutto il
resto della sua vita.
La mancanza di documenti sulla formazione del giovane
artista ha messo in dubbio anche la data della sua
nascita. Si possiedono solo i racconti biografici del
Ridolfi e di Boschini, anche se, scrivendo un secolo dopo
i fatti avvenuti, hanno prodotto diverse domande sulla
veridicità delle loro testimonianze. Tutto questo ha
portato a basarsi solo su prove visive, fornite dallimmagine
per lattribuzione delle opere.
Interessante è ripercorrere, attraverso le opinioni
degli studiosi, la storia sul periodo giovanile. Nel 1950
Rodolfo Pallucchini (1908 1989) storico dellarte,
è il primo ad elaborare la collocazione del Tintoretto
nellambito del manierismo. Distinse varie fasi
nello sviluppo del giovane pittore. Da allora si sono
avvicendati diversi studiosi che presero spunto dal suo
lavoro, produssero cataloghi come nel caso di Paola Rossi
che nel 1982 elencò circa centotrenta opere sacre
e profane precedenti il Miracolo dello
schiavo.
Altri studiosi come Vittoria Romani che nel 1991 ebbe
modo di dimostrare otto dipinti eseguiti da un seguace di
Tintoretto. Nonostante il persistere di molte opinioni
contrarie, le due mostre di Madrid e Roma, è emerso che
lattribuzione fatta da Pallucchini e Rossi fosse
esagerata a livello numerico. Molti dei dipinti
attribuiti si rivelarono eseguiti dalla bottega, da
imitatori o da seguaci. Infatti, molto probabilmente
Jacopo prestò la propria opera collaborando con altri a
commissioni di routine. Probabilmente ha lavorato come
aiuto temporaneo in botteghe di artisti affermati.
Lesposizione al Palazzo Ducale è ubicata nelle
sale dellAppartamento del Doge, il luogo che
maggiormente dimostra il successo raggiunto dallartista.
Comprende cinquanta dipinti e venti disegni autografi
facendo riscoprire quella pittura visionaria e per nulla
convenzionale del Robusti. Un Tintoretto artista ormai
affermato, con qualche eccezione dove è presente la mano
anche di suo figlio Domenico.
Dai temi religiosi ai grandi dipinti di storia, dalla
ritrattistica ai temi profani e mitologici, Tintoretto si
rivela interprete in tutti i diversi generi. Tra i temi
mitologici di particolare interesse è la Susanna e
i vecchioni. Un tema che offriva agli artisti la
possibilità di rappresentare un nudo femminile. Il
dipinto è carico di riferimenti mitologici
rappresentando un nuovo modo di esporre largomento
biblico. Così come per diversi suoi dipinti, il
Tintoretto anche in questo caso propone diversi livelli
di lettura.
La presenza dei due guardoni, ora vicino sdraiato, ora
lontano eretto, suggeriscono chi osserva ad immaginare il
corpo della donna da più punti di vista.
La forza della sua personalità, lenergia del
dipingere attraverso pennellate sferzanti, il senso del
non-finito sono anche caratterizzati dai due rivelatori
autoritratti eseguiti allinizio e alla fine della
sua carriera.
Tre sale sono dedicate a dipinti, bozzetti, studi
preparatori, disegni a giustificare il suo operare. È
proprio in Palazzo Ducale che Jacopo Robusti sarà attivo
per circa quarantanni dal 1553 al 1592.
Ecco limportanza di questa duplice esposizione.
Oltre alle due prestigiose sedi, sono presenti a
ricordare la nascita del grande pittore, la National
Gallery of Art di Washington e la Scuola Grande di San
Rocco.
Non ultima, la stessa città di Venezia che offre una
mostra permanente delle opere di Tintoretto nei vari
sestieri e chiese: Cannaregio, Castello, San Marco, San
Polo e Santa Croce, Dorsoduro, Isola di San Giorgio
Maggiore.
Felice visone per tutti voi.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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