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Willy Ronis
Fotografie 1934 -1998
Dal 6 settembre 2018 al 6 gennaio 2019
Casa dei Tre Oci
Fondamenta delle Zitelle, 43
Venezia (Giudecca)
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Luniverso di Ronis Costruita nel 1913 su disegno dellartista
Mario De Maria (Marius Pictor), la Casa dei Tre Oci,
tempio della fotografia, a Venezia, ospita sempre figure
di fama internazionale sulla produzione artistica e
culturale.
Sorge in un periodo di grandi cambiamenti architettonici
alla Giudecca, nellambito di quegli apparati
industriali come Junghaus e il Molino Stucky. Un esempio
particolare di architettura neogotica di Venezia al punto
da meritarsi, da parte della Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto, il titolo di
interesse storico e artistico. Fino alla fine degli anni
ottanta fu un luogo vivo e attivo anche come cenacolo di
incontri e dibattiti, studio per gli artisti che
partecipavano alla Biennale.
Diversi sono stati gli ospiti di questo luogo della
cultura, dalla figlia di Peggy Guggenheim a Gregorio
Sciltian, da Giorgio Morandi a Lucio Fontana fino a Dario
Fo che la utilizzerà come laboratorio per il suo
Arlecchino del 1985.
Attraverso lacquisizione di archivi e fondi
fotografici, da parte della Fondazione di Venezia che ne
è proprietaria dal 2000, la fotografia ha trovato il suo
habitat supremo nella Casa dei Tre Oci. Tutto questo
attraverso mostre, seminari, laboratori, convegni ed
esposizioni monografiche.
Nel corso del tempo si sono alternati grandi fotografi:
Erwitt, Salgado, Berengo Gardin, Newton, LaChapelle,
Bischof, Roiter, Ronis.
In questo luogo sono custoditi i fondi fotografici della
Fondazione di Venezia come il Fondo De Maria con più di
centomila immagini, circa duemila fotografie dallOttocento
ad oggi comprendenti dagherrotipi e foto digitali.
Proprio in questa sede, fino al 6 gennaio 2019, è stata
allestita una particolare mostra di fotografie di Willy
Ronis (1910 2009), comprendenti il periodo dal
1934 al 1998, personaggio tra i protagonisti della
fotografia francese del XX secolo. Un fotografo che nasce
come reporter per dedicarsi poi alla fotografia
industriale e allillustrazione.
Ho avuto modo di visitare questa esposizione comprendente
interessanti fotografie concentrate su istanti di vita
ordinaria. Altri temi toccati da Willy Ronis sono i
movimenti sociali nelle fabbriche, il ritorno dei
prigionieri di guerra nel 1945, i picchetti di
scioperanti.
Le centoventi foto, dieci delle quali dedicate a Venezia,
provengono dalla donazione che Willy Ronis fece alla
Médiathèque de lArchitecture et du patrimoine.
Protagonista della corrente umanista francese, che ha
sempre puntato il suo interesse verso la condizione umana
e la quotidianità semplice e umile, il Ronis crea una
specie di mini racconti. Si interessa alle classi più
povere. Suddivisa in dieci sezioni, lesposizione
comprende le strade di Parigi, gli scioperi alla
Citroën, i reportages sugli operai, i viaggi, i nudi e i
ritratti di amici. Praticamente una mostra completa
permettendo chi la visita di conoscere luniverso,
avvolto anche di romanticismo, del fotografo francese.
Felice visone.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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