**********************
**********************
80 anni di EUR
Visioni differenti
Archivio centrale dello Stato e Carlo D'Orta
Dal 4 al 31 maggio 2018
Archivio centrale dello Stato
Sala mostre dell’Archivio centrale dello Stato
piazzale degli Archivi, 27
Roma
Orario:
dal martedì al venerdì 14 – 19
sabato 10 – 19 domenica 10 - 14
Ingresso gratuito
tel. 06/545481
Sito ufficiale:
http://www.acs.beniculturali.it/
|
L’EUR
e la sua architettura
Il fulcro di questa esposizione è proprio
l’Eur e la sua architettura, grazie all’operato artistico fotografico di
Carlo D’Orta e alla collaborazione dell’Archivio Centrale dello Stato.
Il progetto Eur, ideato nel 1936, nasce per volere anche
dell’Esposizione Universale del 1942 che non ebbe mai luogo per gli
eventi bellici.
La mostra racconta l’evoluzione architettonica del quartiere,
dall’origine in stile razionalista – neoclassico creato da Piacentini e
colleghi, alle architetture in modern style degli anni ’50 – ’70, alla
contemporarystyle del Roma Convention Center La Nuvola e i grattacieli
del Torrino.
La documentazione fornita dall’Archivio Centrale dello Stato presenta
per la prima volta progetti urbanistici coevi, planimetrie, bozzetti,
documenti storici originali degli archivi Moretti, Ligini, Marconi.
Oltre a questo materiale documentario sono presenti duecento fotografie
dell’artista, è proprio il caso di dirlo, Carlo D’Orta che usa il mezzo
fotografico per esprimere il suo humus creativo.
E queste elaborazioni fotografiche sono l’espressione principale del suo
credo in questo campo. E’ lo stesso D’Orta che scrive: ‘Ciò che cerco
sono le linee, le intersezioni, gli intrecci, le sovrapposizioni, i
dialoghi……delle architetture che creano accostandosi le une alle altre.
In mostra c’è tutto questo, da non aspettarsi, quindi, solo e unicamente
delle riproduzioni di architetture così come appaiono visitando
l’interessante quartiere dell’Eur.
Sono evidenti le sue ‘Vibrazioni’ come lo stesso artista le ha chiamate.
Una serie di visioni concentrate sulle vetrate delle architetture
contemporanee che riflettono le immagini deformate delle architetture
tutt’intorno.
Carlo D’Orta ci tiene a sottolineare che ha eseguito sul lavoro prodotto
una operazione di natura concettuale eliminando semafori, lampioni,
cartelloni pubblicitari e altri oggetti tecnologici. La loro presenza
sarebbe stata solo inquinamento visivo. Questo ha dato modo al D’Orta di
creare una nuova serie dal titolo ‘Rinascimento Roma EUR’ facendo
riferimento all’immagine architettonica originaria.
Bene ha fatto l’artista in questa operazione ad eliminare aggettivi
superflui, elementi contrastanti l’origine delle architetture dell’Eur.
Di questa operazione culturale, ne è consapevole anche Maria Italia
Zacheo che così scrive in catalogo: ‘La fotografia esalta il luogo;
gioca con luci, ombre, pieni, vuoti……..; l’assenza umana enfatizza gli
edifici’. Sono d’accordo con la Zacheo quando scrive che: ‘Ritorna il
movimento…la costruzione è…protagonista’; ‘Rinascimento Roma Eur
rappresenta un nuovo punto di partenza’.
Una significativa e completa esposizione, ricca di quegli accostamenti e
riferimenti storico-culturali che fanno dell’opera del D’Orta una mera
espressione artistica.
Buona visione.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
|