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Seduzione e potere
La donna nell'arte tra Guido Cagnacci e Tiepolo
Dal 30 luglio al 3 dicembre 2017
Gualdo Tadino (Perugia)
Chiesa Monumentale di San Francesco
Orario:
tutti i giorni
10.00-13.00/15.00-19.00
venerdì, sabato e domenica ore 16 visita guidata senza
costi aggiuntivi
Ingresso:
intero 8,00 / ridotto A 7,00 per
universitari e over 65 / ridotto B 5,00 per gruppi
minimo 15 persone bambini 7-12 anni / gratuito per i
bambini fino ai 6 anni / unico musei scontato 3,00
Informazioni
075/9142445
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Il potere della Seduzione La studiata mostra, allestita
alla Chiesa Monumentale di San Francesco in Gualdo Tadino
nella provincia di Perugia, con il titolo Seduzione
e potere, curata da Vittorio Sgarbi e da Antonio DAmico,
si avvale di ventinove artisti che tra il Cinquecento e
il Settecento si sono dedicati alla figura femminile.
Ritengo, infatti, che la seduzione è uno dei tanti
poteri che lanimo umano, una volta solo femminile,
possieda, usandolo spessissimo.
Sta di fatto, che anche il sapiente critico e gli altri
collaboratori che hanno allestito questa
interessantissima esposizione, hanno usato il sentimento
della seduzione, facendo si che fosse accattivante e
funzionando da calamita per il pubblico.
Sono oltre trenta i dipinti di varia fattura e ideazione.
I più famosi sono quelli di Luca Giordano, Giambattista
Tiepolo e i figli Giandomenico e Lorenzo, Mattia Preti e
poi cè Guido Cagnacci, il mio preferito, anche se
debbo dire che lopera in mostra non è delle
migliori della sua produzione. Il tema è quello usato
spesse volte dallartista romagnolo delle Cleopatre.
Nonostante questo, Cagnacci è sempre un bel vedere.
Altrettanto bel vedere sono i dipinti di Giandomenico
Tiepolo: Angelica e Medoro o di Pietro Della
Vecchia con il dipinto Giuditta con la testa di
Oloferne.
Il tema trattato in mostra, non riguarda solo quel tipo
di seduzione che astutamente una parte delluniverso
femminile ha utilizzato per imporsi sul mondo maschile,
riguarda anche una seduzione centrata sulla sfera
religiosa attraverso la narrazione biblica.
Ne è testimonianza tra le altre, la tela Maddalena
portata in cielo dagli angeli di Francesco Cairo
(1607 1655).
Labbandono della modella che interpreta la
Maddalena è, chiaramente, un abbandono estatico e la
bella pittura del Cairo ce ne dà la possibilità di
constatarlo. Le palpebre sono abbassate, la bocca è
semiaperta, il languore della posa rasenta il deliquio
quasi peccaminoso. Cè da chiedersi se sia vera
estasi religiosa o profana esibizione del piacere, della
lussuria, del peccato.
Degni di nota sono, a mio avviso, la Suonatrice di
liuto di Simone Peterzano (1540 1596), la
Tentazione di santAntonio di Giulio
Cesare Procaccini (1574 1625) dove il riso della
seduttrice sottolinea latto anche attraverso il
gesto della mano che sfiora il seno, la presenza delle
unghie affilate ci aiutano a comprendere come la
seduzione, seppur sotto veste femminile, è rappresentata
dal demonio.
In mostra cè Gioacchino Assereto (1600
1649) con Lot e le figlie che rappresenta il
tema biblico attraverso una colazione sullerba. Lambiguità
di fondo di questa scena si basa più sul suggerito che
sul detto, come argutamente scrive Anna Orlando nella
scheda del quadro. Anche il mescolarsi delle vesti
diverse rendono vero il momento tramandato dalla Bibbia,
quel dramma umano che costringe Lot ad unirsi alle
proprie figlie per garantirne la sopravvivenza della
stirpe. Latto si svolge in una pacata delicatezza,
come appare evidente dalla mano del padre che accarezza
la caviglia della figlia, atto delicato in
contrapposizione della violenza che sullo sfondo si sta
perpetrando, dellincendio della città di Sodoma e
Gomorra.
Dello stesso tema è lavvolgente dipinto di
Sebastiano Mazzoni (1611 1678) come anche quella
di Giuseppe Nuvolone (1619 1703) che con Berenice,
interpreta il tema della seduzione, nellatto della
mutilazione dei capelli, per rendersi sessualmente meno
attraente, mettendo alla prova il marito per sedurlo.
Cè anche Rosalba Carriera (1673 1757) che
con il tema della Primavera rappresenta la figura
femminile con larte del pastello, concentrandosi
sullo sguardo muliebre accattivante e poi Lorenzo Tiepolo
(1736 1776) con il Ritratto di donna con
maschera.
Una mostra tutta al femminile ma
non solo.
Felice visone a tutti.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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