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Lyda Borelli
primadonna del Novecento
Dal 1 settembre al 15 novembre 2017
Venezia
Palazzo Cini
Orari:
11.00 -19.00
chiuso martedì
Per informazioni
Fondazione Cini
Catalogo:
Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia
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Lyda Borelli: Una
primadonna del Novecento
Ci sono fotografie d’epoca e materiali
inediti, tre abiti di scena dell’attrice Lyda Borelli: il costume di
Favetta per la prima rappresentazione assoluta de ‘La figlia di Iorio’
di Gabriele D’Annunzio, quello della Salomè di Oscar Wilde nella danza
dei sette veli’ e un abito borghese, in questa esposizione nel Palazzo
Cini di Venezia a cura di Maria Ida Biggi.
L’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini,
ha voluto così festeggiare il suo decennale, attraverso una esauriente
mostra di Lyda Borelli (1887 – 1959).
Le caratteristiche di donna emancipata le ha incarnate tutte: come
attrice, come musa ispiratrice di fotografi ed artisti, attraverso i
personaggi che interpretava oltre a possedere una fortissima
personalità. Contribui a creare l’icona liberty e di donna
d’avanguardia, sperimentando anche l’ebbrezza del volo. Debutterà come
attrice a soli quattordici anni nel 1901, reciterà anche a fianco di
Eleonora Duse.
Nel 1918 sposerà il conte Vittorio Cini e si dedicherà alla vita
familiare abbandonando il teatro.
In mostra sono presenti delle vere e proprie perle, come le rare e
inedite stereoscopie su lastre di vetro realizzate con un apparecchio
fotografico appartenuto alla stessa Borelli.
Non poteva mancare l’immagine pittorica, gli artisti che la ritraggono
sono noti esponenti della pittura italiana della Belle Epoque, portatori
di quel gusto liberty spesso associato all’immagine della diva. C’è, in
mostra, il dipinto di uno dei maggiori rappresentanti del liberty
siciliano e frequentatore dei salotti dell’alta società Ettore De Maria
Bergler (1850 – 1938), c’è lo splendido ritratto realizzato da Arturo
Noci del 1914, che ottenendo diverso successo nell’ambito di varie
esposizioni, farà entrare il pittore romano nell’olimpo dei ritrattisti
di inizio secolo .
Interessantissima la sezione sul montaggio video della Fondazione
Cineteca Italiana di Milano con le interpretazioni cinematografiche
della Borelli.
Una mostra a tutto tondo tutta da vedere e da ascoltare.
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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