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Punti di
Vista
Dal 4 febbraio al 28 maggio 2017
Museo delle Genti
d’Abruzzo
Pescara
Orari:
lunedì - Martedì - Mercoledì: 9.30 - 13.30
Giovedì: 9.30 - 13:30 e 16.30 - 20.00
Venerdì: 9.30 - 13.30
Sabato: 9.30 - 13.30 e 16.30 - 20.00
Domenica: 16.30 - 20.00
Ingresso:
€ 6
Informazioni:
tel. 085/4510026
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L’universo di Ventrone
Le opere di Luciano Ventrone, nato a
Roma, sono in mostra nel Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.
Un’esposizione che comprende i lavori degli ultimi venti anni, messi in
relazione con le prime sperimentazioni degli anni sessanta.
La pittura di Ventrone, nell’ambito della sua elaborazione dalla
perfetta tecnica, è una pittura che può apparire metafisica. Sotto la
guida di Giuseppe Capogrossi, l’artista romano inizia a fare esperienze
che vanno dall’arte informale al cinetismo op art, fino all’astrattismo
geometrico. Nella mostra c’è la massima produzione di nature morte che,
come afferma Mariano Cipollini, che lo presenta in catalogo, parlano di
tensioni e pensieri dell’anima.
Le immagini riprodotte sulla tela, sono come ritagliate ed escono fuori
dai bei fondi dipinti.
La luce è statica e per l’appunto metafisica. Questo considerare
l’oggetto del canestro di frutta o dei melograni sparsi o di tutta la
frutta, come se fosse la prima attrice su un ideale palcoscenico di
ricordi dechirichiani, fa si che chi guarda queste accuratissime
pitture, si vada a soffermarsi sui particolari. E di particolari così
ben in evidenza ce ne sono tanti.
Aver pensato di occupare tutte le tredici sale del Museo con le opere di
Ventrone, ha determinato un rapporto tra i reperti presenti nella
collezione permanente del tutto unico.
Reperti testimoni di un tempo passato, di una realtà difforme da quella
rappresentata dal Ventrone. Una realtà, quella del Pittore che espone,
che quasi non esiste perché atemporale e dal facile inganno.
In un’ossessione di natura morandiana, la ripetizione dei soggetti,
anche se l’immagine cambia, questa frontalità delle nature morte appare
come un analitico studio che il Ventrone, sembrerebbe, ancora non abbia
esaurito.
Buona visione
Paolo Cazzella
o della Joie de Vivre
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